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Top dei top e floppacci - Il meglio e il peggio della musica di febbraio 2018

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Cosa mi è piaciuto e cosa no di quest'ultimo mese in musica?
Che vi interessi o meno, potete scoprirlo qui sotto.




Flop

4. Franz Ferdinand

I Franz Ferdinand si sono trasformati nella parodia di loro stessi?
Forse sì, o forse no. In ogni caso la sensazione è quella di una band immobile, impegnata a scrivere sempre le stesse canzoni nello stesso stile e se una volta suonavano freschi e divertenti, ora: che noia, che barba.




3. Muse

Un tempo adorati, ora quasi inascoltabili.
Muse, ma che v'è successo di brutto nella vita per trasformarvi da un mix di Jeff Buckley, Radiohead e Nirvana alla brutta copia degli Imagine Dragons?




2. Bianca Atzei

Quasi quasi la preferivo in versione sanremese, rispetto al suo attuale doppelgänger tamarro, messo in mostra con la letteralmente agghiacciante “Fire on Ice”, una canzone electro che suona vecchia di almeno 10 anni. Cosa che per gli standard della musica dance rappresenta almeno un secolo.
E mi sa che pure Max Biaggi la preferiva una volta...




1. Elettra Lamborghini

Mi spiace parlare male di Elettra Lamborghini. Lei mi sta simpatica. Fisicamente simpatica. Il suo esordio musicale però non si può proprio sentire, quindi beccatevi il video in modalità rigorosamente MUTE ON.





Top

11. Alice Merton

“No Roots” parte con una linea di basso che sembra rubata a “Seven Nation Army” dei White Stripo-po po po po po po, quindi entra un cantato alla Florence + the Machine, poi diventa un pezzo in stile “Rolling in the Deep” di Adele e nel finale fa capolino pure un pizzico di dubstep. Insomma, all'esordio musicale della giovane cantante tedesca Alice Merton non manca niente, giusto un pizzico di originalità, ma è così contagioso che gli si perdona pure questo.




10. Anna Burch

È sempre il momento per una nuova cantante indie-rock. Chi è che lo diceva?
Nessuno?
Va beh, allora d'ora in poi sarò io a dirlo.




9. Ghali

Visto che Fratelli d'Italia ormai fa venire in mente più che altro la Meloni, e non è una cosa piacevole, io propongo come nuovo inno nazionale il nuovo pezzo di Ghali, “Cara Italia”.




8. MGMT

Gli MGMT avevano esordito con due ottimi album, mentre con il terzo, un delirio psichedelico senza capo né coda, avevano perso del tutto la bussola e qui su Pensieri Cannibali si erano “meritati” il titolo di peggior disco del 2013. Per fortuna ora hanno ritrovato il senso dell'orientamento e se ne sono tornati dopo una pausa di 5 anni, che a quanto pare ha fatto loro un gran bene, con un ottimo disco dalle sonorità parecchio anni '80, ma che a me ricorda anche e soprattutto gli Air di “Moon Safari”, non so bene perché. Sarà perché hanno sempre un che di psichedelico, questa volta però in senso buono.





7. Lo Stato Sociale

La fissa per “Una vita in vacanza” non mi è ancora passata, quindi non mi rompete i coglioni.




6. Courtney Barnett

L'album che Courtney Barnett aveva realizzato lo scorso anno in coppia con Kurt Vile non mi era piaciuto. Per limiti miei, lo ammetto. Ora però sono pronto a venerare questa cantautrice indie con tutto me stesso grazie a “Nameless, Faceless”, il primo esaltante sbilenco singolo che anticipa il suo nuovo disco solista “Tell Me How You Really Feel”, in arrivo il prossimo maggio.




5. Janelle Monáe

Dopo aver esordito al cinema, e averlo fatto pure alla grande con due ottime interpretazioni in Moonlight e Il diritto di contare, Janelle Monáe sta tornando ora al suo primo ammore, la musica. Aspettando l'arrivo del nuovo album “Dirty Computer” in uscita a fine aprile, i primi due singoli rilasciati promettono bene. Soprattutto una "Make Me Feel" che ricorda il miglior Prince.






4. CHVRCHES

In attesa dell'uscita del loro album numero 3 simpaticamente intitolato “Love Is Dead”, la synthpop band scozzese CHVRCHES ha tirato fuori un gran singolo, “Get Out”, e sento che questi sono a un passo dal diventare il mio nuovo gruppo preferito. Se solo si scegliessero un nome più pronunciabile, e che cazzo.




3. Rae Morris

L'album più fico del mese?
“Someone Out There”, opera prima di Rae Morris, un disco di electropop che suona come dovrebbe suonare oggi Björk se solo non si fosse fissata con le soporifere menate new-age.




2. First Aid Kit

“Fireworks” del duo indie-folk svedese First Aid Kit è talmente bella che, più che di canzone dell'anno, io parlerei di potenziale canzone del decennio. Giusto per non fare il solito esagerato.




1. Calcutta

We deficiente, guarda che se portavi questa canzone a Sanremo, il Festival lo vincevi facile.




Guilty pleasure
Sfera Ebbasta

Negli ultimi tempi sto ascoltando parecchia musica trap, sia made in Usa tipo i Migos che roba italiana. Perché? Perché son scemo, e poi perché mi sembra uno dei pochi antidoti al politically correct imperante. I testi parlano più che altro di figa, droghe & abiti di marca. Se vogliamo è l'evoluzione più trendy e meno violenta del gangsta rap anni '90. Zero impegno socio-politico (a parte Ghali vedi sopra) e spazio solo per il cazzeggio ebbasta.




Sgnacchera del mese
Annalisa

La più figa di Sanremo 2018  si è rivelata... Annalisa. Who else?
Tra l'altro - se ve ne può fregare qualcosa - il suo nuovo album "Bye Bye"è un ottimo disco di pop commerciale con produzioni di livello oserei dire internazionale che non fanno rimpiangere quelle dell'ultimo lavoro di Taylor Swift. Anzi.




Movie Soundtrack
Jóhann Jóhannsson

Per il triste appuntamento con il “morto del mese”, in questo febbraio 2018 il ricordo va a Jóhann Jóhannsson, compositore islandese morto improvvisamente all'età di 48 anni. Tra le sue colonne sonore più belle ci sono quelle di Prisoners, Arrival e soprattutto La teoria del tutto, con cui è stato nominato agli Oscar. Se c'è un motivo in particolare per cui ho adorato quel film, ancor più di Felicity Jones, sono proprio le sue incantate incantevoli musiche.




Serial Music
Everything Sucks!

Se non avete ancora visto la prima stagione di Everything Sucks! rilasciata da Netflix, interrompete qualunque cosa inutile state combinando in questo momento e fiondatevi a guardarla. Una chicca particolare di questa serie ambientata negli anni '90 è la sua colonna sonora. D'altra parte gli anni '90 sono stati il decennio migliore per la musica, lo sanno tutti. A giocare un ruolo centrale, anche a livello di trama, oltre agli Oasis è in particolare Tori Amos. Quindi, come dicevano i VJ di MTV dell'epoca: check it out!




Video del mese
Drake

Il budget del nuovo video del rapper Drake era di quasi 1 milione di dollari e lui...
l'ha dato TUTTO via!
Movimento 5 Stelle cosa?





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