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Russia 2018: il meglio e il peggio dei Mondiali

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I Mondiali di calcio di Russia 2018 sono finiti da un paio di giorni e quindi ormai non sono più nemmeno un argomento trend. Con calma però arriva il post di Pensieri Cannibali che cerca di fare il punto della situazione su quanto visto in un mese di kermesse. Mi sono preso il mio tempo per cercare di scrivere delle cose sensate, ragionate a freddo e non a caldo?
No, è solo che non sono riuscito a organizzarmi prima. Tutto qua.

Via allora adesso, prima che sia troppo tardi, all'elenco delle cose che mi sono piaciute di più e di meno di questi Mondiali, interessanti non solo da un punto di vista calcistico, ma anche comunicativo.


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Vive la France

Chi vince ha sempre ragione?
No, non sempre. In questo caso sì. La Francia di Didier Deschamps ha vinto con una certa facilità. Senza manco sforzarsi troppo. Cosa che farà risultare la squadra ulteriormente antipatica. A chi li ha gufati perché “i francesi non sono simpatici” vorrei comunque chiedere: ma l'avete mai conosciuto un croato?
La Croazia, per carità, ha fatto un Mondiale incredibile, al di là di ogni più rosea aspettativa e ha mostrato di possedere un gran carattere. Se però la Francia è stata accusata di avere culo, quando oltre al culo ha avuto anche un sacco di talento, la Croazia in questo Mondiale ha avuto più che altro solo un sacco di culo. Contro due squadra mediocri come Danimarca e Russia è passata soltanto alla lotteria dei rigori, altrimenti sarebbe andata a casa presto. Con l'Inghilterra ha poi avuto la cattiveria, ma di nuovo ancora la fortuna, per sfruttrare al meglio i momenti di difficoltà dei rivali. Di bel calcio i croati però ne hanno mostrato ben poco, compreso il sopravvalutatissimo Modric, che a me è sembrato giusto una versione di serie B del bel Pirlo dei tempi migliori, più che il giocatore migliore del Mondiale.

"Ma che dici, Cannibal? Torna a parlare di cinema, che è meglio...
O forse no?"

Anche perché nei momenti decisivi, nella semifinale e nella finale, Modric è scomparso stile fantasmino Messi e a trascinare la squadra, nel bene come nel male, sono stati Perisic e Mandžukić, i due veri leader di questa Croazia 2018.


La Francia non avrà mostrato in questo torneo un calcio-champagne, ma chissenefrega? Deschamps ha sfruttato al meglio le caratteristiche dei suoi giocatori migliori, Mbappé e Griezmann, puntando sulla velocità, sul contropiede, sulle ripartenze, sui calci da fermo. In altre parole? Sul caro e vecchio, quanto ancora oggi efficace, catenaccio di scuola italiana. E fanculo il calcio tiki taka che quest'anno non ha pagato.


La Francia 2018, oltre ad aver dato spazio ai giovani lasciando vecchi senatori e pesi morti a casa, è stata inoltre un ottimo esempio di integrazione razziale, al contrario di quelle delle ultime edizioni in cui lo spogliatoio si era spaccato in due tra bianchi e neri. Una squadra Ringo People con 16 giocatori di origini africane. Una splendida diapositiva di come l'immigrazione possa essere una risorsa, non un problema. Mentre la #ItalySoWhite di Ventura che manco ha fatto giocare Balotelli è rimasta a casa davanti al televisore, sarà un caso?
Alla faccia dei gufi, dei rosiconi e dei Salvini, la Francia è campione del mondo. Meritatamente.



I fenomeni veri

Mentre i nomi più attesi come Messi, Cristiano Ronaldo e Neymar hanno deluso, parzialmente o totalmente, e con squadre molto quotate come Germania, Argentina, Spagna e Brasile fuori prima del previsto, è stato il Mondiale delle rivelazioni. Delle “piccole” squadre e dei nuovi fenomeni.
Tra i giocatori che ho preferito c'è Kylian Mbappé, talento 19enne ancora acerbo che ha ancora enormi margini di miglioramento. E la cosa più impressionante è questa.


Altro top player per me è Antoine Griezmann, giocatore decisivo quando conta. Tipo in finale, dove ha messo il suo zampino su 3 dei 4 gol francesi. È questo che fanno i campioni veri. Capito Messi?


E poi Paul Pogba. Finalmente ha potuto dimostrare tutto il suo valore.


L'altro fenomeno del Mondiale per me è il belga Eden Hazard. Che giocate. Che giocatore.



Organizzazione russa

Avrei voluto criticare l'organizzazione russa, ma c'è da riconoscere che il regime dittatoriale messo in atto da Putin ha funzionato. Salvo la comunque pacifica invasione di campo nella finale rivendicata dalla Pussy Riot, non si sono verificati disordini, risse, casini. Sarà forse perché fuori dagli stadi gli spettatori venivano osservati a vista da un plotone di militari armati?



Mediaset non ha fatto schifo

Da quando il mio nuovo nemico pubblico numero 1, oltre al mio rivale blogger Mr. James Ford, è diventato Salvini, mi tocca parlare bene di Putin e persino di Berlusconi?
Il Biscione è riuscito a offrire un servizio pubblico in chiaro che la Rai degli ultimi tempi si sogna. Mediaset ha trasmesso TUTTE le partite, e non solo alcune selezionate a caso come fatto in passato dalla Rai, proponendo anche un buon servizio streaming e dei commentatori preparati e non soporiferi. Che gli vuoi dire?
Meno male che Pier Silvio c'è.



Royal Team
"Ci stiamo davvero per baciare?"
"Scusi, coach, ma i suoi panciotti sono troppo irresistibili."

Sono molto felice per la vittoria della Francia, ma non posso nascondere che il mio cuore batteva soprattutto per l'Inghilterra. Un'Inghilterra eternamente sfigata, che non vince da 52 anni e che ogni volta illude che le cose possano cambiare. Quest'anno con la guida di Gareth “Panciotto” Southgate, un tempo giocatore nerdissimo e oggi diventato sinonimo di stile, sembrava potesse essere davvero la volta buona, e invece no. Peccato perché, a tratti, questa England ha mostrato alcune delle giocate migliori del torneo. Grazie lo stesso, ragazzi, sarà per la prossima volta. Football's coming home, sooner or later. Anche se mi sa che ci vorranno ancora altri 50 anni.




CR7 Primadonna

Cristiano Ronaldo in questi Mondiali è partito a mille. Tre gol nella prima partita contro la Spagna, un gol decisivo al 4° minuto nella seconda gara contro il Marocco. Dopo 94 minuti da marziano, è improvvisamente tornato sulla Terra e il modesto Portogallo che gli ha fatto da chaperon, per quanto campione d'Europa in carica, senza i suoi lampi di genio non ha potuto far altro che soccombere.
Poco male perché Cristiano Ronaldo, fenomeno del marketing oltre che del calcio, anche dopo la sua uscita di scena in Russia ha saputo catalizzare le attenzioni mediatiche, con quello che è stato definito il “trasferimento del secolo”, ovvero (lo dico per quelli che negli ultimi giorni sono stati dentro un rifugio antiatomico o dentro una grotta in Thailandia) il suo passaggio dal Real Madrid alla Juventus. Persino fuori prematuramente dal Mondiale, la Primadonna è sempre lui.


Ho visto Maradona, ho visto Maradona

La cosa più divertente di questo Mondiale. Diego Armando in tribuna ha offerto uno spettacolo ben superiore a quello di Messi in campo. Anche per questo ci va del talento.


Flop

La Fifa contro la Figa

La Fifa prima della finale dei Mondiali ha deciso di vietare le riprese delle tifose sugli spalti, perché sarebbe una cosa sessista. Questi purtroppo sono i riflessi peggiori del caso Weinstein. Come quando, dopo le stragi nelle scuole statunitensi, anziché impedire la vendita delle armi si decide di dare la colpa ai videogame e alla musica di Marilyn Manson.
Ma soprattutto, scusate tanto, cosa c'è di più sessista del vietare le riprese delle donne?


Il grande attore Neymar

Su Neymar ha detto tutto Eric Cantona, uno che se ne intende sia di calcio che di cinema: “Devo ammettere che sei un grande giocatore. E un grande attore. Ma stai attento, non puoi continuare a fare errori: se sei colpito sulla spalla destra, non puoi piangere per il dolore tenendoti con la mano la guancia sinistra”.


Un post condiviso da Eric Cantona (@ericcantona) in data:


Ma come siete Messi?

Io su Lionel Messi ormai non so più cosa dire. È uno dei più clamorosi sprechi di talento nella storia dell'umanità. Che con la palla possa fare quello che vuole, nessuno lo mette in dubbio. Anche in Russia Messi ha però confermato che il talento è poca roba senza personalità, senza carattere, senza palle.
Ancora pensate che 'sto qua sia il più grande calciatore di tutti i tempi? Ma allora siete Messi peggio di lui.




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