Non mi sono mai piaciuti i vincitori. Ho sempre fatto il tifo per gli “underdog”. I perdenti nati. Cosa che non significa per forza che siano brocchi, è solo che sono leggermente sfigati. O forse non hanno la cattiveria necessaria per tagliare il traguardo per primi. Bisogna essere un po' cattivi, per vincere.
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Everyone's a winner? Sì, certo. Come no... |
È probabilmente per questo che ho sempre avuto un problema a tifare Juve. Da bambino ho cominciato a tenere per la Juventus perché c'era Roby Baggio, il mio primo idolo sportivo, e, per parafrasare il film argentino premio Oscar Il segreto dei suoi occhi, una persona “può cambiare tutto, faccia, casa, famiglia, fidanzata, religione, Dio, però c'è una cosa che non può cambiare... non può cambiare la propria passione” e inoltre non può cambiare la propria squadra di calcio.
È vero che, tanto per citare pure Cesare Cremonini, "da quando Baggio non gioca più, non è più domenica". Anche perché ormai giocano tutti i giorni, persino il lunedì, quindi i bei tempi in cui la domenica era la giornata Sacra della Serie A sono passati da parecchio.
Pure senza Baggio, mi spiace per voi popolo anti-gobbo, c'è comunque sempre stato gusto - e c'è ancora - a tifare Juve, visto che poi sono arrivati Del Piero, Zidane e adesso c'è Cristiano Ronaldo, soltanto il giocatore più forte del mondo. Quindi chi diavolo me lo fa fare, di cambiare squadra?
Ai tempi di Moggiopoli devo dire che la mia Fede nella Juve è vacillata notevolmente. Da lì in poi il mio interesse per il calcio, già in crisi, ha cominciato a precipitare però, succeda quel che succeda, non si può cambiare squadra di calcio. È una cosa che non si fa. È una cosa che le persone per bene non fanno. E così ho continuato a tenere Juve e ho affrontato con difficoltà il fatto che abbia vinto gli ultimi 7 scudetti di fila. Sono quasi andato in overdose da vittoria. Mi sono allora rifugiato nella Champions League. Lì per me è più piacevole tifare Juve, visto che in Champions la Juve è la squadra dei perdenti. Degli eternamente sconfitti.
Un po' come me ai Macchianera Internet Awards, i premi della Festa della rete che si sono tenuti sabato scorso. Tutta questa lunga premessa calcistica per arrivare qui. Ai Macchianera Awards 2018 Pensieri Cannibali era in corsa con la sua settima nomination, e anche questa volta il bottino è rimasto fermo a zero tituli. Anche quest'anno sono stato battuto. Voglio però vedere il lato positivo.
No, non intendevo dire che voglio vedere Il lato positivo, il film. Cioè sì, è bello, però adesso sto scrivendo 'sta cosa, non c'ho voglio di guardarlo. Voglio vedere il lato positivo delle cose e trovare dentro questa sconfitta una vittoria, una piccola vittoria. Il quinto posto ottenuto quest'anno da Pensieri Cannibali nella categoria di miglior sito cinematografico con 2.988 voti è un risultato di tutto rispetto (cliccate QUI se volete scoprire tutti i risultati completi di tutte le categorie).
Colgo quindi l'occasione per dire a tutti coloro che hanno contribuito a rendermi un diversamente vincitore grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie...
Fate conto che abbia scritto grazie 2.988 volte.
Volete sul serio che lo scriva 2.988 volte?
Allora siete malvagi. E non intendo diversamente malvagi. Voglio dire proprio malvagi, malvagi, malvagi, malvagi, malvagi, malvagi, malvagi, malvagi, malvagi...