Tormentoni, anzi tormentini estate 2019: i più fastidiosi e quelli un po' meno fastidiosi

È un'estate anomala. Quest'anno non c'è un vero e proprio tormentone totale. Manca il Despacito, la Macarena, l'Asereje, la Danza Kuduro o il Waka Waka di turno. Cosa che non è necessariamente un male. In compenso, per chi già si stava preoccupando, ci sono tanti tormentini.

Detto in altre parole: non c'è lo stronzone, ma ci sono tanti stronzettini che galleggiano nel mare. E con quest'immagine poetica, vi lascio alla classifica di Pensieri Cannibali dei tormentoni peggiori, e di quelli un filo meno peggiori, dell'estate 2019. Buon, o meglio cattivo ascolto.

Non esattamente l'inizio di una nuova era, né uno dei pezzi migliori del Jova, ma se non altro una canzone che pompa.

Sono così tanti dentro questo pezzo che si fa prima a dire chi non c'è. Il risultato di questa gang bang musicale comunque è parecchio contagioso.

Reggaeton in versione metal. L'idea, geniale, è venuta ai Nanowar of Steel, gruppo heavy metal demenziale italiano. Il risultato a livello musicale per le mie orecchie non è che sia proprio miele, visto che non sono un fan né del reggaeton né del metal, ma se non altro è il pezzo più simpa dell'estate 2 0 1 9.

Il potenziale per essere il tormentone alternativo dell'estate c'era tutto. Al momento però non è che in giro stia spaccando più di tanto. Peccato, perché è una canzone meno di M**** di tante altre uscite quest'estate.

Il margarita non mi piace. Bevo qualunque porcheria alcolica, ma quelle con cui più ho difficoltà sono tequila, sale e limone e il margarita, appunto. La canzone Margarita della sempre più gustosa Elodie invece me la bevo volentieri.

Non ci sono più le tamarrate dance de 'na vorta, però questa tamarrata dance dei produttori italiani Meduza è quanto più ci si avvicina. E adesso su 'ste cazzo di mani!

Una latinata da bailar che me gusta?
Più che una canzone, questo io lo chiamo un miracolo.

La coppia dell'estate? A parte quella formata da Diletta Leotta e me, è quella Shawn Mendes + Camila Cabello. Ho il sospetto che si possa trattare di una messinscena di marketing per lanciare la canzone Señorita, forse il vero e irresistibile tormentone internazionale di quest'estate, visto che lui a me sembra più gay che etero. Anche se fosse, comunque, Camila Cabello è un metodo di conversione più efficace di qualunque centro tipo quelli presentati nei film Boy Erased - Vite cancellate e La diseducazione di Cameron Post. O di una canzone di Povia. Shawn era gay, e adesso sta con lei.

Anche quest'anno, i Thegiornalisti si confermano la colonna sonora ufficiale della mia estate. Cosa che significa che le mie estati sono piuttosto tristi, è vero, ma sempre meno di chi si fa di reggaeton.

Qualche anno fa, nel 2001, Valeria Rossi cantava: “Sole, cuore, amore”.

Quest'estate Baby K canta: “La musica, la playa, l'estate, la notte, la festa”. Cosa che fa notare un vocabolario molto più complesso, articolato e pure internazionale. E poi c'è ancora chi si lamenta che nel nostro paese negli ultimi 20 anni non c'è stata un'evoluzione culturale.

Cosa importa seee, sognavi un nuovo singolo degli Articolooo?

E invece ti devi accontentare di questo pezzo ridicolooo.

Non importa con chi collabori, Fabio Rovazzi è sempre una garanzia. Di tormentone. E soprattutto di porcheria. Quest'estate in compagnia di Loredana Berté e di J-Ax, e con una canzone che è una specie di plagio del Bob Sinclar dei (brutti) tempi andati.

Sono un arrogante se dico che riuscirei a scrivere un testo più profondo di questo seduto sulla tavoletta del cesso mentro sono impegnato a fare la cacca?

Una volta ancora?

Ma anche no. Ascoltare una volta sola 'sta roba m'ha fatto venire nostalgia della Lambada. E ho detto tutto.

P.S. Fred De Palma non ha niente, ma proprio niente, a che vedere con Brian De Palma.

Uno dei due tra Benji e Fede – non chiedetemi chi – ha fatto il colpaccio dell'estate. S'è messo con una star internazionale: Bella Thorne. Per quest'anno va bene così. Chiedergli anche di tirar fuori una canzone decente sarebbe stato davvero troppo.

La voce di Alessandra Amoroso è già stata bandita da varie regioni italiane, quelle che hanno richiesto l'autonomia. Dopo questa canzone, penso verrà vietata anche in Salento e in generale in tutta la Puglia, ecchecchezzo.

L'Italia è quel paese in cui degli africani che muoiono in mare non gliene importa niente a nessuno, sono problemi loro. Poi però tutti a ballare tra il cielo e la savana sulle note di questa brutta parodia della musica africana. Massì, ma che ce frega? Tanto non c’è bisogno di niente, quando la notte ti prende, ahi ahi ahi ahi.