La mia vita con Jon F. Snow

Titolo originale: The Death and Life of John F. Donovan

Regia: Xavier Dolan

Cast: Kit Harington, Jacob Tremblay, Ben Schnetzer, Thandie Newton, Natalie Portman, Susan Sarandon, Kathy Bates, Chris Zylka, Sarah Gadon

Caro Jon Snow ti scrivo,

anche se so che tanto non mi risponderai mai e poi mai.

Innanzitutto perché non so se riceverai mai questa lettera. Lassù a Grande Inverno, chissà se la posta vi arriva? Avrei potuto mandarti un'e-mail, ma figuriamoci se lì c'avete l'Internet. Non so manco se c'avete il telegrafo. Mai pensato di trasferirti in un posto – come dire? – più civilizzato?
L'altro motivo per cui non mi risponderai mai e poi mai è perché ormai te la tiri troppo. Specie da quando sei risuscitato. Chi ti credi di essere? Gesù?

Forse ti starai chiedendo perché ti sto scrivendo e probabilmente penserai che si tratta della lettera di un tuo fan e invece no. Io non sono un tuo fan, caro Jon Snow, e anzi mi stai abbastanza sulle balle. Al di là del fatto che non sai niente, hai ucciso il mio personaggio preferito di Game of Thrones, che poi era anche il motivo principale per cui seguivo la vostra telenovela fantasy. Una serie partita anche bene, per carità, trasformatasi poi nello show più sopravvalutato nella storia del piccolo schermo. Come hai potuto farla fuori così? Lo so che sei la rappresentazione visiva stessa del #MaiNaGioia Movement, però con Daenerys avresti potuto governare il mondo intero, o se non altro i cazzo di Sette Regni, e poi con lei potevi spassartela alla grande. È vero che avevate quel “problemino” dell'incesto di mezzo, ma su questo per una come la Khaleesi si può anche chiudere un occhio, e pure tutti e due.

Volevo quindi dirti che secondo me hai fatto proprio una salvinata. Cos'è una salvinata? Si tratta in pratica di un incrocio tra l'harakiri e il Darwin Award, ma non implica necessariamente la morte. Il suo significato è quello di un'azione palesemente stupida e contraria al proprio interesse personale. Un esempio: far cadere il Governo di cui sei Vicepremier e Ministro dell'Interno e in cui prendi tutte le decisioni principali, per finire all'Opposizione. Altro esempio: fare una legge contro le manifestazioni di piazza, e poi organizzare una manifestazione di piazza. Oppure uccidere Daenerys, anziché ciurtela e governarci insieme.

Dopo averti caricato per bene, c'è anche un'altra cosa più positiva che volevo dirti. Mi è piaciuta la tua recente svolta. Visto che la carriera politica non faceva per te, tu stesso te ne sei reso conto, hai deciso di reinventarti come attore. In La mia vita con John F. Donovan te la cavi piuttosto bene. Adesso non montarti la testa. Non ho detto che sei fenomenale. Non sei il nuovo Joaquin Phoenix, intendiamoci. AHAHAHAHAH (sto facendo la risata da Joker, se non si era capito)


Nella parte dell'attore incapace di una serie fantasy però sei davvero in parte, chissà perché? È come se non dovessi manco recitare. È come se dovessi fare te stesso. Credo sia per questo se Xavier Dolan, tra tutti gli attori del mondo, ha scelto proprio te. In questo momento chiunque vorrebbe lavorare con lui. Non a caso è riuscito a ingaggiare nello stesso film Natalie Portman e Jessica Chastain. Il fatto che il personaggio della Chastain sia stato tagliato dal montaggio finale del film possiamo considerarla anch'essa una salvinata in piena regola, ma questa come si suol dire è un'altra storia e magari scriverò una lettera pure a Dolan per dirglielo. Se non altro almeno la Portman, qui presente in versione MILF, l'ha tenuta.

Temevo che, dopo la vita della povera innocente Daenerys, saresti riuscito a rovinare anche un film di Xavier Dolan, e invece no. Avevo sentito pareri non troppo positivi riguardo a questo suo nuovo The Death and Life of John F. Donovan e prima della visione ero molto preoccupato. Alla fine però è andato tutto bene. Non sarà un lavoro perfetto, qualche aspetto si sarebbe potuto approfondire meglio, nella seconda parte il ritmo tende a calare un po' troppo, ma devo dire che l'ho adorato abbastanza. È il film più diretto e “commerciale” finora realizzato da Dolan. Un giovane regista che è stato additato come paladino del nuovo cinema autoriale, erroneamente. Tra i suoi film preferiti ci sono Titanic e Mamma, ho perso l'aereo e ho come l'impressione che questa sia la pellicola che più si avvicina ai suoi titoli del cuore. The Death and Life of John F. Donovan racconta una di quelle storione hollywoodiane perfette per un film per tutta la famiglia. Parla di un ragazzino con la passione per la recitazione che scrive una lettera al suo idolo e attore preferito e questi a sorpresa gli risponde e inizia così la loro amicizia, sebbene soltanto virtuale, o meglio epistolare. Il fatto che poi dentro Dolan ci metta una forte componente gay lo rende un po' meno una visione per tutta la famiglia, almeno se intendiamo quella tradizionalmente intesa. E tu che fai parte sia della Casa Stark che dei Targaryen credo te ne intenda di famiglie poco tradizionali.

L'ho trovato un lavoro molto sentito, in cui penso che Xavier Dolan abbia messo dentro molto di se stesso. Del se stesso ragazzino. A dispetto del titolo originale, The Death and Life of John F. Donovan non è infatti tanto un film sul tuo personaggio, caro Jon Snow, e chissà, forse è per questo che il film funziona bene. Il vero protagonista principale è Rupert Turner, l'autore delle lettere all'attore John F. Donovan, interpretato da bambino da Jacob Tremblay (quello di Room, Wonder, Good Boys e presto pure di Doctor Sleep) e poi da ragazzo da Ben Schnetzer (quello di Pride).

Più che un film sulla vita delle star, questo è un film sulla vita delle star vista attraverso gli occhi dei fan. Per una volta è quindi forse più azzeccato il titolo italiano, La mia vita con John F. Donovan, dato che più che su John F. Donovan pone l'attenzione su “la mia vita”. La vita dello spettatore, del ragazzino che scrive al suo idolo e che un giorno magari si trasformerà anche lui in una star. Che poi è quanto fatto da Xavier Dolan all'età di 9 anni con il suo mito Leonardo DiCaprio.

Ecco, Leonardo DiCaprio! Perché non m'è venuto in mente prima?

Invece di perdere tempo con te, caro Jon Snow, perché non sto scrivendo a lui?