Un febbraio strano, apocalittico, dominato non a caso dalla musica sanremese. Musica sanremese che a sorpresa è risultata meno peggio del solito, va riconosciuto. Al di là delle sanremate, comunque, c'è stato spazio anche per altro. Ecco i top e flop mensili secondo Pensieri Cannibali.
Flop del mese
#2 Lady Gaga
Io adoro Lady Gaga. Lo sapete. Almeno se frequentate questo blog con una certa frequenza. Ho apprezzato la prova recitativa della Germanotta in A Star Is Born e Shallow è una gran canzone, però ero contento di sapere che stava tornando alle sue origini. Ai suoni puttanpop con cui è diventata famosa. Poi ho ascoltato il suo nuovo atteso singolo Stupid Love e...
Diciamolo chiaramente: è un gigantesco MEH. È la brutta copia di Born This Way giunta con una decina d'anni di ritardo, ha un ritornello debole e piuttosto fastidioso e, insomma, era lecito aspettarsi qualcosa di più e di più bello. Inoltre, il video che trashata poracciata è?
#1 Le Vibrazioni
Dov’è, dov’è, dov’è?
Mi chiedo dov’è la bellezza di questa canzone.
Top del mese
#8 cmqmartina
Quando passa 'sta cazzo di canzone alla radio, io alzo 'sta cazzo di radio!
#7 Louis Tomlinson
Se Harry Styles è il One Direction più talentuoso, quello per cui umanamente provo più simpatia è Louis Tomlinson. È dovuto crescere dentro una boy band, ma lui in realtà è un indie boy. Uno cresciuto a pane, Oasis e Arctic Monkeys. O forse solo a Oasis. Non memorabile, ma molto gradevole, perlomeno per chi ama le sonorità Britpop. Ci troviamo di fronte a una versione più ripulita del suono della band dei fratelli Gallagher e il nome di Noel non a caso è finito tra i credits degli autori della title track Walls, per evitare accuse di plagio, visto che richiama con evidenza non una, bensì ben tre canzoni degli Oasis: Acquiesce, in particolare, ma anche Cast No Shadow e Stop Crying Your Heart Out. Praticamente è un mash-up delle canzoni del gruppo di Manchester. In attesa che trovi una direzione tutta sua, per il momento è meglio che abbia intrapreso quella degli Oasis che non quella degli One Direction.
#6 Achille Lauro
Achille Lauro ormai è già oltre la semplice musica. È iconico.
#5 Gorillaz
Dopo alcuni dischi decenti ma un pochino deludenti, i Gorillaz tornano con un progetto che si preannuncia innovativo e originale come le loro prime robe. Song Machine è una serie audiovisiva, con alcuni “episodi” che verranno rilasciati nel corso dell'anno sotto forma di collaborazioni con differenti artisti. Non ho capito bene come funzioni in pratica questo concept a livello seriale, ma la cosa importante per quanto mi riguarda è che funzioni la parte musicale. E la prima canzone, scusate “l'episodio pilota”, funziona alla grande. Realizzato insieme al Brexit rapper rivelazione slowthai e alla punk-pub-band Slaves, Momentary Bliss è un pezzo che puzza di ska, di Clash e di Specials. Talmente fuori moda, da poter rappresentare benissimo il suono più cool in circolazione al giorno d'oggi.
E pure l'episodio 2, dai suoni totalmente diversi e con un video ambientato sul lago di Como, è niente male assai.
#4 King Krule
Il re è tornato. Con un album più indefinibile, ma tutto da scoprire, che mai.
#3 Pinguini Tattici Nucleari
Ci sono canzoni che riescono a parlare di te, meglio di quanto tu possa fare. Ringo Starr dei Pinguini Tattici Nucleari per me è una di queste.
#2 Soccer Mommy
Tra una sanremata e l'altra, ci va proprio una piacevole pausa con l'indie-rock made in USA di Sophie Allison alias Soccer Mommy. Il suo primo album Clean era bello. Il suo secondo color theory, appena dato alle stampe e soprattutto a Spotify, è bellissimo.
#1 Bugo
Dov'è Bugo?
È qua su Pensieri Cannibali!
La sua “sparizione” a Sanremo, uno tra i colpi di scena più clamorosi e più belli nella storia della televisione italiana, e i suoi litigi con il compagno d'avventura di sventura Morgan hanno acceso il Festival. Al di là di questo, la loro “Sincero” è una gran bella canzone e l'intero album del Bugo, intitolato come il suo vero nome “Cristian Bugatti”, è un signor album pieno di pezzi notevoli. Anche se le polemiche, le ospitate televisive e le “trashate italiane” non fanno per voi, dategli un ascolto che ne vale la pena. Sono sincero.
Cotta del mese
Elodie
Che bella che è Elodie così com'è, checché ne dica un certo cantante che la vorrebbe all'ingrasso.
Guilty Pleasure del mese
Elettra Lamborghini
“Innamorata di un altro cabrón” è uno dei versi più leggendari nella Storia del Festival di Sanremo (e il resto scompare).
Movie Soundtrack
No Time to Die
La canzone che Billie Eilish ha composto e cantato per il nuovo film di James Bond No Time to Die ha un unico problema: è persino troppo perfetta. È l'ideale via di mezzo tra un tipico pezzo eilishiano e un tipico pezzo bondiano. La 18enne è riuscita nell'impresa di realizzare un brano che si va a inzerire nella migliore tradizione dei temi di 007, senza snaturare se stessa. E allora qual è il problema? Che il pezzo è sì molto bello, ma fila persino troppo liscio e senza sorprese. Manca insomma il colpo di follia alla Morgan. Che poi è il motivo per cui i produttori del nuovo Bond hanno chiamato lei e non lui... uno dei mille motivi per cui hanno chiamato lei e non lui.