L'uomo invisibile
Titolo originale: The Invisible Man
Regia: Leigh Whannell
Cast: Elisabeth Moss, Harriet Dyer, Aldis Hodge, Storm Reid, Oliver Jackson-Cohen
Questa recensione è invisibile. Sorpresa!
Lo so che è un espediente che avevo già utilizzato per Il ragazzo invisibile di Gabriele Salvatores, però oh, che cosa volete che mi inventi per un film intitolato L'uomo invisibile e che guarda caso parla proprio di un uomo invisibile...
Anzi no. ATTENZIONE SPOILER!
Il film ha una trovata originale. No, non è un film invisibile. Quella sarebbe davvero un'idea originale, ma renderebbe la visione "leggermente" difficoltosa.
Lo spunto particolare di questo adattamento moderno del romanzo L'uomo invisibile scritto da H. G. Wells nel 1881 e pubblicato per la prima volta nel 1897, nonché reboot del film diretto da James Whale nel 1933 e di quello diretto da Paul Verhoeven nel 2000 con protagonisti Kevin Bacon ed Elisabeth Shue, è quello di non raccontare la storia dal punto di vista dell'uomo invisibile, bensì di quello della donna che perseguita. Una visible woman interpretata dalla solita strepitosa Elisabeth Moss. Sì, la protagonista di The Handmaid's Tale, ma io vorrei sottolineare il fatto che è stata lanciata da Mad Men.
L'uomo invisibile è quindi il villain di turno. Una presenza spettrale e maniacale che rende questo film un incrocio tra un horror fantascientifico e uno stalker thriller. E gli stalker thriller sono un mio guilty pleasure personale. Un ottimo esempio di stalker thriller è la serie TV You. La prima stagione, almeno, la seconda l'ho abbandonata per noia.
L'uomo invisibile in questo film in particolare è lo stalker supremo, è el gran visir de tücc gli stalker. Nei suoi panni vediamo, o meglio non vediamo, Oliver Jackson-Cohen, attore con la faccia da nuovo Jake Gyllenhaal che si è fatto notare nella miniserie The Haunting of Hill House, in cui c'era anche Victoria Pedretti, poi comparsa nella seconda stagione della sopracitata You. Sarà un caso, o questi attori stanno volontariamente infestando il genere stalker thriller?
FINE SPOILER!
L'uomo invisibile è uno stalker thriller impeccabile. O quasi. La tensione è costruita con sapienza, realizzando un buon crescendo. I colpi di scena non mancano e c'è una scena, non vi dico quale, che mi ha gelato il sangue dint''e 'vvene sai. C'è però da dire che nella seconda parte si tirano un po' troppo le cose per le lunghe e a tratti la trama si fa un po' eccessiva e inverosimile, ma d'altra parte stiamo pur sempre parlando di un uomo invisibile, che manco utilizza il mantello dell'invisibilità di Harry Potter, e quindi la sospensione dell'incredulità fa parte del gioco. Se cercate uno stalker thriller ad alta tensione come si deve, questa è la visione che fa al caso vostro. Se invece volete un mattonazzo neorealista in cui tutto è plausibile, rivolgetevi altrove.
Io comunque mi sono sbattuto per scrivere tutta 'sta recensione, che non sarà un granché ma vi assicuro che c'ho messo dell'impegno, e poi tanto chi se la leggerà?
E' una recensione invisibile e in più per metà contiene spoiler, quindi chi ancora non ha guardato il film se n'è tenuto in ogni caso ben alla larga. In pratica questa recensione, più che invisibile, è inutile. In compenso posso utilizzare questo spazio per scrivere tutte le cose più vergognose che mi vengono in mente. Tanto non le vede nessuno.
Posso ad esempio finalmente confessare che possiedo il CD originale dell'esordio delle Spice Girls, comprato il giorno stesso della sua uscita e posso anche scrivere che S.P.Q.R. - 2000 e ½ anni fa con Boldi e De Sica è uno dei film più divertenti che abbia mai visto...
C'è qualcuno che sta riuscendo a leggere questo post?
Oh, cazzo!
(voto 7/10)
P.S. E comunque, sempre e comunque, scemo chi legge.