Anni da cane
Anni da cane potrebbe sembrare un “malattia movie”. In realtà è un tarocco e, se lo vedrete, capirete perché. La pellicola racconta di una ragazzina che calcola i suoi anni come se fossero quelli dei cani, visto che è convinta che al compimento di 16 anni (un’età molto avanzata per un cane) morirà. Nei panni di questa tipa c’è Aurora Giovinazzo, attrice emergente che si sta facendo notare anche in Freaks Out di Gabriele Mainetti. È un po’ la nostra Millie Bobby Brown e in questo film è una maldestra forza della natura alle prese con la sua personale Bucket List di cose da fare prima di morire.
A darle man forte, oltre che a compensare qualche faciloneria nella trama, c’è Federico Cesari, e io quando vedo uno del cast di Skam Italia in un film o in un’altra serie punto il dito verso lo schermo e come un pazzo tra me e me dico: “Lo sapevo io che questo faceva strada, lo sapevo”.
C’è pure un cameo di Achille Lauro nei panni di se stesso e a me Achille Lauro piace e se a voi invece no, per dirla con le sue parole: “Me ne frego”.
In più c’è anche una breve apparizione di Valerio Mastandrea e, non so voi, ma io non credo di aver mai visto un film brutto con Valerio Mastandrea.
Lo so che non è una scena di questo film, ma è quello che passa il convento, o più che altro il Google |
Anni da cane potrebbe sembrare un “malattia movie”, ma in realtà non lo è. Più che altro è un “feel-good movie”, o forse è solo un “good movie” ebbasta.
(voto 6,5/10)