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Frett & Furious 8

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Fast & Furious 8
Titolo originale: The Fate of the Furious
Regia: F. Gary Gray
Cast: Vin Diesel, Charlize Theron, Dwayne Johnson, Michelle Rodriguez, Jason Statham, Tyrese Gibson, Ludacris, Nathalie Emmanuel, Scott Eastwood, Kurt Russell, Elsa Pataky, Luke Evans, Kristofer Hivju, Celestino Cornielle


Fast & Furious ormai si è trasformato nel cinepanettone per i palestrati. Solo che al posto delle scoregge di Boldi ci sono le scazzottate di The Rock e Jason Statham che sembrano uscite da un videogame o dall'ennesima brutta copia di Matrix, o persino di The Raid – Redenzione. E al posto delle scappatelle di De Sica con l'amante di turno, qui c'è quella di Vin Diesel con Charlize Theron.
Come nei cinepanettoni, inoltre, un risalto particolare sta non tanto nella trama (quale trama???), quanto piuttosto nelle location. Da Natale sul Nilo, Natale a Miami e Natale a New York, qui si passa a Fast & Furious a New York, Fast & Furious a Berlino (anche se le riprese delle scene “tedesche” sono state fatte in Georgia, Usa) e Fast & Furious a Cuba.


La prima parte, quella cubana, è proprio la più fedele allo spirito del “vecchio” Fast & Furious, quello nato come una saga automobilistica in cui le gare automobilistiche appunto giocavano un ruolo centrale.
ATTENZIONE SPOILER La sfida a L'Avana che si conclude con Dom Toretto che vince una gara con un'auto in fiamme in retromarcia è qualcosa di inverosimile persino per gli elevati standard di questa saga. Giusto perché la saga ormai deve spingere il pedale sempre più sull'acceleratore delle stronzate assurdità. FINE SPOILER


La parte cubana della pellicola si apre a suon di reggaeton e qui viene fuori una delle note dolenti di questa nuova avventura. I film precedenti, belli o brutti che fossero, avevano tutti quanti delle colonne sonore ultra cool a base di hip-hop, rock ed elettronica. Questa volta, anche se qualche brano decente non manca, la soundtrack è invece meno esaltante del solito e sono presenti troppe latinate, a partire dal comunque a sorpresa nemmeno troppo sgradevole singolo Hey Ma di J Balvin, Pitbull (sempre più parodia di se stesso) e quella sgnaccherona di Camila “che bella” Cabello, ex componente delle Fifth Harmony.



La prima parte strizza così l'occhio al pubblico latino-americano (manca solo Despacito), ma non pensate che i producer del film si siano dimenticati di tutti gli altri. Sempre nelle sequenze iniziali c'è una strizzatina d'occhio pure al pubblico femminile, con una scena pseudo romantica tra Vin Diesel e Michelle Rodriguez, e inoltre viene dato un risalto particolare alle donne in versione cazzuta, perché da Katniss Everdeen in poi non ci può essere una saga che non proponga dei personaggi femminili combattivi. La villain di turno è così una Charlize Theron in versione rastafariana, inspiegabilmente conciata come Angelina Jolie in Fuori in 60 secondi, film curiosamente nato proprio sulla scia del successo del primo Fast & Furious ed è quindi un cerchio che si chiude.


Nota a margine numero 1: sempre affascinante la Theron, per carità, ma con questo discutibile look è meno figon del solito.

"Scusa Charlize, quanti scalpi di giamaicani sono stati necessari per farti la parrucca?"

Nota a margine numero 2: il bacio tra Charlize Theron e Dom Toretto è meno sexy di una scena di sesso nella serie The Handmaid's Tale. Non a caso la stessa Theron ha detto che baciare Vin Diesel è come baciare un pesce morto. A questo punto, se si scambiavano tenere effusioni The Rock e Jason Statham mi sa che avevano più intesa sessuale di loro due.


Per far contenti tutte, ma proprio tutte le tipologie di pubblico, ci sono anche un paio di strizzate d'occhio al pubblico dei più piccoli, giusto per rubare un po' di spettatori alla Disney, con la scena più kitsch che mai di The Rock in versione allenatore di soccer di bimbette, roba da far rimpiangere Schwarzy in Un poliziotto alle elementari, e con Jason Statham che si improvvisa tato action di un bebè, quasi come se fosse un Mrs. Doubtfire con la pistola in mano.

"Mi volete togliere questa musicaccia reggaeton dalle orecchie, per favore?"

C'è poi addirittura una strizzatina d'occhio alle teenagers, con un riferimento a Taylor Swift, e volendo esagerare si è cercato di accontentare persino le tardone, inserendo Helen Mirren in versione english lady bad ass.

"No, Vin, non vengo con te solo perché Charlize ti ha smollato il 2 di picche."

Ed è qui che si capisce che la saga di Fast & Furious ormai vuole accontentare tutti, ma proprio TUTTI. La saga di Fast & Furious, sempre più nazional-popolare, si è insomma trasformata nella versione cinematografica della Democrazia Cristiana, giusto un pochino più tamarra.


Quanto al pubblico abituale di Fast & Furious, pure quello viene accontentato abbastanza. Le belle auto non mancano, le belle donne nemmeno (anche se viene mostrata meno topa del solito), corse e inseguimenti la fanno da padrone, c'è un gran numero di sparatorie, botte, botti, esplosioni, e ovviamente c'è anche una notevole dose di umorismo da caserma, o da spogliatoio, se preferite.

Rispondono presente pure i soliti classici cliché da action movie. Ad esempio The Rock e Jason Statham entrambi dietro le sbarre finiscono poi (cosa prevedibile) per avere una relazione bromantica, in una maniera analoga a quanto avviene in film alla Tango & Cash.

"Hey The Rock, dici che il pubblico in sala si è accorto che anziché menarci preferiremmo baciarci?"
"Spero proprio di sì."

Per non farsi mancare niente, Fast & Furious 8 propone pure una trama vagamente spionistica-thriller che sembra uscita da un film di James Bond o da uno di Jason Bourne. In più i protagonisti cercano di evitare la Terza Guerra Mondiale, manco fossero James Blunt, o manco fossero degli Avengers con il superpotere della guida sportiva.

La vera sorpresa di questo nuovo capitolo della saga è allora che ATTENZIONE SPOILER 2 Dom Toretto tradisce i suoi amici, la sua famigghia, e il motivo d'interesse principale della prima metà del film è scoprire perché l'ha fatto. Cos'è che ha Charlize Theron da riuscire a tenerlo sotto scacco, a parte il fatto che è Charlize Theron?
Ha forse un video in cui Dom Pérignon Toretto anziché prendere steroidi si ingozza di Nutella?
O minaccia di mostrare al mondo un filmato in cui se ne va in giro sull'auto rosa di Barbie?

"Ciao Vin. Coraggio, salta su. Prometto di non andare troppo forte."

Si tratta comunque di una sorpresa molto relativa, visto che il passaggio al “lato oscuro” del protagonista è qualcosa che in qualunque saga che si rispetti prima o poi avviene. Inoltre, Dom Dighi Dighi Dighi Dom Toretto si finge cattivo, ma tanto non ci crede nessuno che quel duro dal cuore tenero è cattivo per davvero. FINE SPOILER 2

A proposito di cattivi, sto risultando troppo cattivo e acido nei confronti di una saga che in passato ho anche apprezzato, soprattutto il primo Fast and Furious, quello nato come una versione sulle auto di Point Break, e mi sono pure esaltato come un bambino con il sottovalutato The Fast and the Furious: Tokyo Drift, e addirittura mi sono quasi commosso al finale di Fast & Furious 7 con l'addio a Paul Walker.
Fatemi allora dire cosa ho apprezzato di questo Fast 8. Applausi per The Rock che schernisce il figlio (raccomandato) di Clint Eastwood, Scott Eastwood, attore di rara inespressività.

"Beato mio padre che di espressioni ne ha ben 2!"

Ancora più applausi per Charlize Theron, che schernisce Vin Diesel dicendogli: “'Sta scemenza da Robin Hood salvatore della Terra è una stronzata.

"Charlize, guarda che se continui a dirmi queste cose..."
"Che fai?"
"Lo vado a dire alla maestra!"

Come massimo complimento, posso inoltre aggiungere che Fast & Furious 8, per quanto troppo lungo e allungato, come puro spettacolo d'intrattenimento per lo più funziona e in più azzecca qualche scena altamente spettacolare, ad esempio l'inseguimento finale che trasforma il film per qualche momento in Mad Max: Furious Road, o come la pioggia di automobili (ebbene sì, succede anche questo!).


Per chiudere torno però cattivo e dico che non basta qualche sequenza action riuscita per giustificare un capitolo della saga che pare scritto in fretta & furia, in cui ogni svolta o presunto colpo di scena è ampiamente prevedibile & banale, in cui le varie sequenze paiono incollate insieme a caso & che nel complesso appare inutile, incapace di lasciare alcun segno. Se non nel portafogli dei produttori. Sono loro i veri vincitori. Hanno fatto una pellicola che alla fine lascia soddisfatto non solo il pubblico macho & tamarro, ma pure teenagers & tardone. Tutti contenti quindi, tranne gli incontentabili & rompiscatole come me.
(voto 5/10)


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