Okja
Regia: Bong Joon-ho
Cast: An Seo Hyun, Okja, Tilda Swinton, Jake Gyllenhaal, Paul Dano, Lily Collins, Steven Yeun, Daniel Henshall, Devon Bostick, Shirley Henderson, Giancarlo Esposito
Okja sembra un piatto a metà strada tra un episodio di Black Mirror e un lavoro di Hayao Miyazaki, con l'aggiunta di un tocco di spielberghismo e una spruzzata di disneyata in stile Il libro della giungla e pure un contorno di scene di scoregge degne di un cinepanettone. E tutto questo soltanto nei primi 10 minuti di pellicola. Ma di cosa parla questo film in costante bilico tra genialata e fantozziana cagata pazzesca?
Okja è la storia dell'amicizia tra una ragazzina coreana interpretata dalla giovanissima Ahn Seo-hyun e Okja, una maiala gigante. Chi non la vorrebbe come amica, una maiala gigante? O magari come trombamica?
![]() |
"Io la vorrei di sicuro!" |
Okja è una scrofa geneticamente modificata. Secondo recenti studi scientifici, non confermati a livello ufficiale dalle autorità, si tratterebbe di un incrocio tra Falkor de La storia infinita e Pippo l'ippopotamo dei pannolini Lines.
Una creatura nata in laboratorio, che fa parte di una nuova specie di super maiali enormi, destinati a sfamare la popolazione sempre più decimata presentata nel mondo distopico, ma nemmeno troppo, della pellicola. 26 esemplari di questa specie sono stati dati in affidamento per 10 anni ad alcuni dei migliori allevatori di maiali del mondo, tra cui un nonnino coreano che la tira su insieme alla sua nipotina. Ci troviamo così di fronte a una storia d'amicizia interspecie in stile E.T. l'extra-terrestre, o anche l'evitabile Il drago invisibile, che però poi prende una direzione differente. O meglio, prende più direzioni differenti. Qualcuno l'ha definita una fiaba animalista, e in parte lo è. È però anche una pellicola avventurosa ricca di scene action impressionanti ed esaltanti, girate alla grande da Bong Joon-ho. E lo dice uno che non va certo pazzo né per le sequenze d'azione, né per il regista Bong Joon-ho, autore del mediocre Snowpiercer e del sopravvalutato Madre (i suoi altri film non so, non li ho visti).
Ci sono inoltre numerosi momenti di follia, regalati soprattutto dal cast dei personaggi secondari. Tilda Swinton e Jake Gyllenhaal offrono interpretazioni ben più che sopra le righe ma, per quanto i loro personaggi siano macchiettistici e fumettistici, o forse proprio per questo, i due se la cavano alla grande.
![]() |
"Grazie Pensieri Cannibali!" |
La vocina isterica di Gyllenhaal tra l'altro vale da sola la visione rigorosamente in lingua originale.
Da non dimenticare inoltre Giancarlo Esposito, sebbene con una performance un po' troppo vicina a quella di Gus Fring in Breaking Bad, e soprattutto Shirley Henderson (la tipa di Spud in Trainspotting), bravissima nelle poche scene in cui compare.
![]() |
"Per iniziare la giornata non c'è niente di meglio di una sana English Breakfast con tanto di bacon." |
Grande poi la squadra di ecoterroristi, composta da un Paul Dano come al solito fenomenale, da uno Steven Yeun che finalmente si riscatta dopo anni di The Walking Dead, e da una Lily Collins sempre più bella e più brava. E forse pure più sopraccigliuta.
Gli ambientalisti-terroristi-pacifisti che sembrano una nuova versione dell'esercito delle 12 scimmie ribattezzata (da me) l'esercito delle 26 maiale, sono l'arma in più del film prodotto da Netflix, in grado di regalare sia alcuni dei momenti più divertenti, attraverso una leggera presa in giro di alcuni atteggiamenti bio e vegani eccessivi, sia alcuni dei più poetici, come il grandioso scontro con armi che non fanno male che farebbe andare in brodo di giuggiole qualunque hippie.
In più per i cuori teneri c'è poi anche da commuoversi per il rapporto della bimbetta con la maiala, pardon con la scrofa. Mentre per tutti c'è da soffrire parecchio e da riflettere sul consumo di carne, soprattutto per i non vegani o vegetariani.
![]() |
"Mmm... vediamo un po': mi mangio questo poco invitante kaki, oppure della deliziosa carne di maiale?" |
Cos'è allora questo Okja, che non si è capito bene?
Okja è un ibrido singolare, proprio come la creatura che ne è protagonista. Un lavoro imperfetto e che mette persino troppa carne sul fuoco, capace però di suscitare riflessioni importanti nonostante un tocco per lo più leggero, e che offre scene delicate accanto ad altre parecchio dure, con l'aggiunta di alcuni momenti trash e kitsch che però non scadono nel volgare o nel ridicolo. Non troppo, almeno. Le scoregge in questo caso profumano quasi in maniera raffinata, un po' come succede anche in Swiss Army Man, altro film interpretato proprio da Paul Dano. Che si stia per caso trasformando nella versione indie di Massimo Boldi?
![]() |
"Bestia, che dolore questo paragone!" |
In definitiva: Okja è una pellicola OGM, dove OGM non sta per Organismo Geneticamente Modificato, bensì per Originale Grande Maialata!
Una maialata in senso buono, perché del maiale non si butta via niente, figuriamoci della maiala.
(voto 7,5/10)
![]() |
"Anche a me è piaciuto molto Okja. Specie in mezzo a due fette di pane." "Oh, nonnino, sei davvero incorreggibile. Adesso andiamo a farci un bello spiedino?" |