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Channel: pensieri cannibali
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Un'estate con Sofia, e con le MILF

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A Netflix c'hanno provato. Hanno tentato la via dei film impegnati, dei lavori con i registi acclamati, delle pellicole per crearsi una reputazione artistica e conquistare gli Oscar. Sono arrivati Roma di Alfonso Cuarón, The Irishman di Martin Scorsese e Storia di un matrimonio con Noah Baumbach, giusto per menzionarne alcuni. Poi però si devono essere detti: “Ragazzi, ma cosa stiamo facendo? Cosa ci guadagniamo?”.

Guardando le classifiche dei film più visti in streaming, quelli di Netflix si sono resi conto che i titoli di maggiore successo sono gli action fracassoni senza sceneggiatura ma con tante esplosioni, le produzioni teen che costano poco, generano parecchio traffico sui social e creano affezione in un pubblico che può garantire anni e anni di abbonamenti futuri, e poi i lavori che puntano sul sesso. Perché dare 159 milioni di dollari di budget a Martin Scorsese, quando con 365 euro o qualcosa del genere puoi andare in Polonia a prendere un titolo come 365 giorni che ti fa pure un numero di visualizzazioni maggiore?

Seguendo questo filone pornograf... ehm, diciamo sensuale, quest'estate dalla Francia sono stati distribuiti in tutto il mondo su Netflix due film perfetti per la stagione. E perfetti per aumentare le visualizzazioni: MILF e Un'estate con Sofia. Figuriamoci se io me li perdevo.

MILF
Regia: Axelle Laffont
Cast: Axelle Laffont, Virginie Ledoyen, Marie-Josée Croze, Waël Sersoub, Matthias Dandois, Victor Meutelet, Rémi Pedevilla, Florence Thomassin, Jéromine Chasseriaud

MILF. Già il titolo lascia presupporre che difficilmente ci troviamo di fronte a un nuovo film di Krzysztof Kieślowski o Ingmar Bergman, anche perché purtroppo entrambi non sono più tra di noi. MILF però non è un porno come qualcuno che passa troppo tempo su Brazzers potrebbe superficialmente pensare. È una commedia estiva con qualche scena di sesso e di nudo. Diciamo che è la via francese alla commedia sexy all'italiana.

"Sti francesoni c'han copiati, e che chezzo!"


Per chi ancora non lo sapesse – ma che non ci siete andati a scuola? – MILF è l'acronimo di Mother I'd Like to Fuck, ovvero “Madre che mi piacerebbe scopare”. In altre parole, è una donna di mezza età considerata ancora sexy dagli uomini più giovani. Come si sottolinea anche all'interno del film, non va confusa con la cougar, che è una donna matura che va a caccia di giovincelli, di “toy boy”.

"Posso essere il tuo toy boy?"
"Il mio cosa? Ma come chezzo parli?"


Per tornare in ambito cinematografico, la prima MILF e allo stesso tempo pure cougar ante litteram è stata Anne Bancroft nei panni di Mrs. Robinson ne Il laureato.

"Signora Robinson, sta cercando di fare la cougar con me?"

Il termine MILF è nato poi solo negli anni '90 ed è diventato di uso comune grazie ad American Pie, dove era riferito alla mamma di Stifler.


Il film MILF è una celebrazione delle MILF, rese attraverso tre differenti sfumature e tre diversi modi di vivere il loro essere MILF.

C'è la mora Virginie Ledoyen, quella di The Beach con Leonardo DiCaprio, che è una vedova di mezza età che ha organizzato con un paio di amiche una specie di vacanza di addio per svuotare la casa in cui passava le vacanze insieme al defunto marito.
Genere: MILF triste e seriosa che non cerca avventure. Forse.


C'è la bionda Marie-Josée Croze, che vive una storia d'amore tormentata con un DJ affetto dalla sindrome di Peter Pan, che non la tratta come si deve. Tra le tre protagoniste è l'unica a non avere figli e quindi tecnicamente non è una MILF vera e propria.
Genere: finta MILF cui i ragazzi più giovani non sembrano interessare più di tanto. Non ci credete?


E poi c'è la rossa Axelle Laffont, che ha curato anche la regia, quella più scatenata. Quella che è figa e sa di esserlo e manda gli uomini, di tutte le età, fuori di testa. Dietro questa sua apparenza da spirito libero, si nasconde però anche tanta voglia di amore.
Genere: MILF suprema


Le tre affrontano in maniera differente le attenzioni nei loro confronti di alcuni affascinanti ragazzi in età universitaria. Prima di chiamare le polizia, lo ripeeto: ho detto età universitaria, non pre-scolare.
 
 
La commedia procede in maniera frizzante, dalle parti di una versione al femminile di Un momento di follia con Vincent Cassel, imperdibile se siete appassionati del genere, e per certi versi anche di Odio l'estate e American Pie 2. Straconsigliato pure per gli amanti delle romcom con Virginie Efira tipo 20 anni di meno.

"Non vuoi farci entrare perché siamo troppo vecchie, stronzetta?
E io allora faccio una chiamata al mio amico Giuseppi e le discoteche ve le chiude tutte."


MILF inoltre riesce a non essere particolarmente volgare. Decidete voi se è una cosa positiva o meno. C'è qualche scena di nudo, ma d'altra parte si sa che tutti i francesi sono nudisti. C'è anche spazio per qualche considerazione non troppo stereotipata, che rende questo filmetto leggero e scemo non poi così scemo.
(voto 6,5/10)


Un'estate con Sofia
Titolo originale: Une fille facile
Regia: Rebecca Zlotowski Cast: Zahia Dehar, Mina Farid, Nuno Lopes, Benoît Magimel, Lakdhar Dridi

Partiamo da una considerazione che non capita di fare spesso. Il titolo italiano in questo caso mi sa che è meglio. L'originale è Une fille facile, e nei paesi anglosassoni Netflix lo distribuisce come An Easy Girl. Cosa che lo fa confondere con Easy Girl, strepitosa commedia che ha rivelato Emma Stone. Non solo. È un titolo che sembra esprimere un giudizio negativo sulla protagonista, una ragazza facile. Ancora un po' e la chiamavano “Putain”, sia la pellicola che la protagonista. Il titolo italiano è più raffinato. Un'estate con Sofia rimanda all'importanza del nome della protagonista, che come stile ricorda quello della Sophia Loren dei primi tempi (e un po' anche a Valeria Marini), e inoltre rende meglio ciò che il film è. Una pellicola estiva, più che la storia di una ragazza facile. Dal titolo francese sembra che la dia a cani e porci, mentre nel corso della vicenda si fa un tipo solo, Nuno Lopes, bello ricco caliente e suona pure la chitarra, con cui credo non andrebbero solo le ragazze facili.


Un'estate con Sofia implica inoltre che il vero protagonista del film sia un altro. Colui che passa l'estate con Sofia. O meglio colei, sua cugina, Naïma interpretata da Mina Farid, attrice promettente che qua rischia di essere oscurata dalla sua prorompente cugina sexy di Parigi, ma che invece in prospettiva futura rischia più lei di fare una bella carriera cinematografica.


Naïma è una 16enne normale che si trova affascinata dallo stile di vita della sua cuggina parigina. Una che ama godersi la bella vita, il lusso, il divertimento e approfittarsi del modo in cui gli uomini perdono la testa per lei. Un altro titolo possibile sarebbe stato: Tutti pazzi per Sofia. Nei panni di questa Sofia c'è una tipa che non passa certo inosservata: Zahia Dehar, modella, attrice ed ex prostituta frango-algerina.


Il suo nome magari non vi dirà nulla, ma forse di lei avete già sentito parlare. Ricordate lo scandalo a luci rosse che aveva coinvolto due giocatori della nazionale francese, Franck Ribéry e Karim Benzema, poco prima dell'inizio dei Mondiali del 2010? Ecco, al centro di tutto c'era lei, all'epoca minorenne. Alla fine i due calciatori sono stati scagionati proprio grazie all'intervento di Zahia Dehar, visto che a loro si era dichiarata maggiorenne.
 
 
Nel film invece, quando al suo personaggio viene chiesta la sua età, risponde in maniera tanto enigmatica quanto affascinante: “Io penso ognuno abbia un'unica età per tutta la vita. Nel senso, sì, è vero, si cresce e si invecchia, ma ho incontrato delle anime che avevano 30 anni tutta la vita, altre che si fermavano a 15, altre che aspettavano già da molto tempo di avere 50 anni”. Al di là del fatto che io mi sono fermato a 15, è grazie a perle come questa che la pellicola riesce a offrire qualche riflessione e qualche momento di profondità.


È anche per questo che Un'estate con Sofia è una visione sì pruriginosa e che gioca parecchio sull'avvenenza di Zahia Dehar, ma è anche un coming of age dallo sguardo femminile. Pure qua, così come nel caso di MILF e di 365 giorni, troviamo infatti dietro la macchina da presa una donna, in questo caso Rebecca Zlotowski, che in Planetarium aveva diretto Natalie Portman e Lily-Rose Depp. Se il pubblico maschile sarà quindi probabilmente sicuramente attratto dalle doti recitative tette di Zahia Dehar, alla fine a livello emotivo a essere più coinvolto potrebbe invece essere il pubblico femminile.


Insomma anche questo film, dalle parti di altri interessanti lavori francesi come A mia sorella! di Catherine Breillat e Giovane e bella di François Ozon, ha le carte in regola per conquistare le attenzioni degli spettatori grazie al suo lato sexy. Per poi provare a essere qualcosina in più.
(voto 6+/10)





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