Da qualche tempo sui miei canali social sto proponendo delle mini-recensioni. Dicendo i miei canali social qualcuno si può immaginare chissà che, invece non ho certo il seguito di Chiara Ferragni e sono più dalle parti di Emily in Paris. Sì, il primo giorno che arriva a Parigi. Se volete far salire il numero dei miei follower, e gustarvi i miei consigli e sconsigli cinematografici, ma non solo, potete seguirmi su
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In questo post ho raccolto alcuni dei film di cui ho già parlato, insieme ad alcuni altri commenti inediti e in esclusiva pubblicati solo su Pensieri Cannibali. Che esclusiva pazzesca, quasi meglio di Dagospia!
Consigliatissimo
Sto pensando di finirla qui
Genere: esistenzialista, ma a tratti sembra un horror
Ricorda: David Foster Wallace
Consigliato in particolare: a chi vuole un film che dopo la visione lo faccia pensare per un giorno, una settimana, un mese, senza comunque riuscire a capire tutto ciò che ha visto, fino ad arrivare a un pensiero conclusivo: “Stop pensando di finirla qui di pensare a questo film”.
(voto 8,5/10)
Consigliati
Chemical Hearts
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"Chi l'ha scritto questo titolo assurdo sul nostro giornale della scuola? Vittorio Feltri?!?"
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Genere: young adult indie romantico
Ricorda: Looking for Alaska
Consigliato in particolare: a chi cerca una storia adolescenziale in grado di svoltargli la giornata, e forse la vita intera.
(voto 7/10)
La dea fortuna
Genere: le coppie gay hanno gli stessi problemi delle coppie etero, ma sono più cool
Ricorda: Pedro Almodóvar, un po' come tutti i film di Ferzan Özpetek
Cose da sapere: Stefano Accorsi e Edoardo Leo fanno coppia e Stefano Accorsi è considerato quello brutto della coppia. A parte essere belli belli in modo assurdo, sono una coppia qualunque che vive un periodo di crisi. Quando una loro amica – Jasmine Trinca, brutta pure lei – gli lascia i suoi due figli perché deve ricoverarsi in ospedale per fare delle visite, i loro problemi rischiano di esplodere definitivamente. Resteranno insieme per il bene dei bambini? Perché nessuno pensa mai al bene dei poveri bambini? Peeerché?
Consigliato: a chi vuole un bel melodrammone dalle emozioni forti come solo Özpetek, anzi come solo Almodóvar e poi Özpetek sanno fare.
(voto 7/10)
Consigliati, ma non a tutti
Gli anni più belli
Genere: muccioso
Ricorda: La meglio gioventù
Cose da sapere:è anche noto per essere l'unico film uscito negli ultimi mesi per cui Pierfrancesco Favino non è stato premiato e non ha ricevuto manco mezza nomination al Festival del Cinema di San Marino. In effetti qui, oltre ad avere un personaggio odioso, convince di meno rispetto a Micaela Ramazzotti e Kim Rossi Stuart. E c'è pure Emma Marrone che se la cava mica male, chi l'avrebbe detto? Comunque la storia è quella di tre ragazzi e una ragazza e della loro amicizia che va dagli anni '80 fino a oggi. Raccontare una storia lungo un arco di 40 anni non è semplice, ma il tempo qui è gestito abbastanza bene.
Consigliato: a chi ama, o se non altro sopporta, il cinema di Gabriele Muccino, con tutti i suoi pregi e difetti annessi.
Sconsigliato: a chi pensa che Gabriele Muccino sia il Male.
(voto 6,5/10)
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Sta partorendo o sta cantando un nuovo pezzo scritto da Kekko dei Modà per lei? Lo scoprirete solo guardando il film.
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Enola Holmes
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"Tu non eri Superman? Come fai a essere anche Sherlock Holmes?" "Non lo so, ma è il prossimo mistero su cui ho intenzione d'indagare." |
Genere: baby light crime
Ricorda: Harry Potter
Cose da sapere: per essere una pellicola per bambinett... ehm, per giovani adulti non è male. C'è un po' di giallo, con mille casi di sparizioni in contemporanea, un pizzico di rosa, con un'accennata storiella d'amore, c'è l'ironia di Millie Bobby Brown nei panni dell'indipendente intraprendente Enola, l'odiosità di Sam Claflin nella parte di Mycroft e Henry Cavill che fa il figo nel ruolo di uno Sherlock più umano del solito.
Consigliato: a chi cerca un filmetto pre-adolescenziale con cui passare un paio di piacevoli ore.
Sconsigliato: ai patiti hardcore di Sherlock Holmes e a chi odia i personaggi che guardano e parlano in macchina.
(voto 6+/10)
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"Non è vero che parlo in macchina, non dite assurdità. Vi sembra che stia guidando?"
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La babysitter - Killer Queen
Genere: comedy horror adolescenziale
Ricorda: Better Watch Out
Cose da sapere: Divertente e trash come gli horror anni '80, ironico e citazionista come gli horror anni '90, La babysitter - Killer Queen è il sequel de
La babysitter, spassoso gioiellino del 2017 che poteva essere considerato un Mamma, ho perso l'aereo de paura. Ok, non è esaltante come il primo, ma è comunque un discreto spasso.
Consigliato in particolare: a chi, per quanto cresciuto, sogna ancora di avere la babysitter.
Sconsigliato: a chi cerca un film dove accadono cose spiegabili razionalmente.
(voto 6+/10)
Hubie Halloween
Genere: spaventoso
Ricorda: le altre commedie con Adam Sandler
Cose da sapere: dopo che la critica aveva esaltato la sua interpretazione in Diamanti grezzi, Adam Sandler aveva dichiarato: "Se non vinco l’Oscar, tornerò da voi e farò un film così brutto apposta, solo per vendicarmi". L'Oscar non l'ha vinto, non ha manco preso la nomination, e così ha mantenuto la sua promessa. Hubie Halloween è un film così volontariamente brutto, volgare, idiota, da finire per risultare clamorosamente divertente. Se in Italia abbiamo il cinepanettone, Adam Sandler ha cucinato una cinezucca per Halloween con tanto di scoregge, cadute e sfottò da bambini delle elementari. Roba che al confronto i film con Massimo Boldi finiscono per sembrare pretenziose opere d'autore per cinefili intellettualoidi.
Consigliato: a chi vuole ridere come uno scemo.
Sconsigliato: a chi non sopporta Adam Sandler.
(voto 6+/10)
All Together Now
Genere: teen drama molto drama
Ricorda: la serie Little Voice
Trama: Amber è una ragazza senzatetto orfana di padre che dorme con la madre su un autobus. Non avere una casa ok, ci può stare, ma questa ragazza non ha nemmeno un cellulare. Tragedia! Ha pure un cagnetto che vive nel suo zaino di scuola e che fa una pena infinita e a me i cani manco piacciono. E il peggio per lei deve ancora arrivare. Nonostante tutto ciò, guarda sempre al lato positivo della vita. Perché? Perché questo film è tratto da un altro romanzo di Matthew Quick, l'autore de Il lato positivo perché son vivo, perché son vivo.
Amber ha un sogno. A parte avere un iPhone 11, o anche solo un Nokia 3310. Amber sogna di avere un'opportunità nel mondo dello spettacolo. No, non ad Amici di Maria de Filippi e, nonostante il titolo del film, nemmeno in All Together Now. In una vera scuola di canto e recitazione. Ce la farà?
Consigliato: a chi vuole sentire una storia che un po' ti butta giù, e un po' ti tira su.
Sconsigliato: a chi al solo sentir parlare di teen drama fa scoppiare un drama.
(voto 6/10)
The Social Dilemma
Genere: (servizi) social
Ricorda: Michael Moore che decide di prendersela con Facebook e Instagram
Cose da sapere: documentario con un inserto fiction che riflette sui pericoli dei social di oggi. Quali pericoli? C'è chi ha lavorato in Facebook che sostiene che potrebbero portare a una nuova guerra civile, per dire. Ma niente panico!
Consigliato: a voi che passate troppo tempo sui social. Dopo questa visione potreste ridurne l'uso, ma non smettete di seguire Chiara Ferragni che dice cose furbe più spesso di quanto potreste immaginare. E non smettete di seguire manco me, che dico cose sceme più spesso di quantro potreste immaginare.
Sconsigliato: a Chiara Ferragni.
(voto 6/10)
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"Seguire Pensieri Cannibali sui social o non seguirlo? Questo è il dilemma."
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Get Duked!
Genere: Brit cazzaro
Ricorda: Selvaggi in fuga (Hunt for the Wilderpeople) + The Hunt
Cose da sapere: tre teppistelli e un angioletto vengono mandati nelle highlands scozzesi per partecipare al Duke of Edinburgh Award, una gara per orientarsi e trovare risorse in mezzo alla natura che ho scoperto esistere veramente. La loro missione da giovani marmotte si trasforma però in una specie di survival horror strafatto. Ne resterà soltanto uno? No, perché questo non è Highlander.
Consigliato: agli amanti delle comedy britanniche in stile Trilogia del Cornetto.
Sconsigliato: a chi cerca un film serio, anche solo vagamente, o con una trama elaborata, anche solo vagamente.
(voto 6/10)
Sconsigliati
Mulan
Genere: l'antica Cina secondo la Disney
Cose da sapere: noioso, prevedibile, già visto. È come il film animato, ma senza le disneyate divertenti, ed è girato in stile La tigre e il dragone, ma con 20 anni di ritardo e senz'anima, o meglio senza “qi”.
Consigliato: solo a chi ha € 21.99 da buttare nel cesso.
Sconsigliato: a tutti gli altri.
(voto 4/10)
Endless
Genere: teen spirit
Ricorda: Ghost - Fantasma. Più che un suo reboot ufficiale, è una sua maldestra copia in versione young adult da cui sono state asportate le parti thriller e comedy.
Cose da sapere: l'unica cosa che si salva è la protagonista femminile, Alexandra Shipp, che porta l'intero peso della pellicola sulle sue spalle. Male invece il protagonista maschile, Nicholas Hamilton, troppo acerbo e inconsistente già di suo, se poi lo confrontiamo con Patrick Swayze non ne esce vivo, è proprio il caso di dirlo.
Consigliato: il recupero di Ghost - Fantasma. Nel caso in cui lo spirito di qualche teenager innamorato vi faccia visita, si consiglia invece di chiamare i Ghostbusters.
(voto 4,5/10)
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"Dici che Patrick Swayze sarebbe fiero della mia interpretazione?" "Dici sul serio?" |
Le strade del male
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"Baciami, Bella Swan." "Ma non mi chiamo Bella Swan." |
Genere: andato a male
Ricorda: un film brutto che sembra un film bello
Cose da sapere:è uno dei più grandi sprechi di cast della storia del cinema recente. Tom Holland, Robert Pattinson, Eliza Scanlen, Mia Wasikowska, Riley Keough, Haley Bennett, Bill Skarsgård, Jason Clarke e Sebastian Stan. Loro se la cavano anche tutti bene, a parte Sebastian Stan che in versione sceriffo fa ridere i polli, nonostante il migliore sia il meno conosciuto, Harry Melling, che qualcuno ricorderà come Dudley Dursley, il cugino babbano di Harry Potter.
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"Che razza di incantesimo mi hai fatto questa volta, Harry Potter?"
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A non convincere è il modo di raccontare una storia con troppi personaggi e che si sviluppa lungo un periodo troppo lungo. Il tempo viene gestito male come nei peggiori episodi di Game of Thrones e la onnipresente voce fuori campo di Donald Ray Pollock, l'autore del libro da cui il film è tratto, cerca di compensare quello che le immagini avrebbero dovuto fare da sole, senza successo: narrare ed emozionare.
Consigliato: a chi non si annoia facilmente
(voto 5/10)