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La ricetta per cucinare una Licorice Pizza

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Licorice Pizza

La Licorice Pizza è squisita. Il cibo più buono mangiato di recente. Non sai cos'è la Licorice Pizza?!?
Ecco la ricetta.

🍕 Prendi il figlio di Philip Seymour Hoffman, Cooper Hoffman. Uno che ufficialmente non ha mai girato nient’altro, ma che in realtà ha preso parte a numerosi filmini amatoriali di Paul Thomas Anderson, come lo stesso regista ha rivelato. Mica roba da niente. Uno che ogni tanto lo guardi e fa proprio una risata, un'espressione come quella del compianto padre e ti fa venire giù una lacrimuccia.



🍕 Abbinalo a una delle tre componenti dell’ottimo gruppo indie-pop Haim, Alana Haim. Una tipa deliziosa. Una che non è la classica bellona, ma possiede un fascino magnetico. È come le Pringles. Cominci a mangiarne una e non riesci a farne più a meno.



🍕 Visto che una Haim tira l'altra, insieme ad Alana non possono mancare anche le sue due vere sorelle, Danielle ed Este Haim, e pure i loro veri genitori, Donna e Moti Haim.



🍕 Fatti dare una mano non da uno chef qualunque, bensì da uno chef stellato. Uno come Paul Thomas Anderson. Digli però di mettere da parte il suo lato più serioso mostrato in lavori come Il petroliere, The Master e Il filo nascosto, e di recuperare i toni più (relativamente) cazzari di Boogie Nights – L’altra Hollywood e Vizio di forma, oltre al romanticismo mostrato in Ubriaco d’amore e in alcuni momenti di Magnolia.



🍕 Metti dentro una manciata di corse. Sì, ho detto proprio una bella manciata di corse. Manco nei film di Gabriele Muccino si corre tanto. E poi sono anche un rimedio economico al caro benzina.

"Perché stiamo correndo?"
"Perché c'è un sacco di gente affamata che vuole rubarci la nostra Licorice Pizza."


🍕 Aggiungi pure uno spicchio di action con Alana Haim che guida un camion spento senza benzina in retromarcia. Roba che manco Vin Diesel nella saga di Fast & Furious ha mai osato tanto.



🍕 Dove preparare la Licorice Pizza?
È consigliata un'ambientazione anni '70, per darle un piacevole retrogusto retrò. Che sappia di vintage, non di roba vecchia, scaduta. Come quei vini invecchiati bene, quelli che hanno carattere, non sapore di tappo.


🍕 In sottofondo, fatti accompagnare da una selezione raffinata di brani dell’epoca curata dallo chef Paul Thomas Anderson e dall'aiuto cuoco Jonny Greenwood dei Radiohead, in cui non possono mancare David Bowie, i Doors, Sonny & Cher, Paul McCartney e Nina Simone.
   


🍕 Invita all’assaggio della tua Licorice Pizza un branco di star variegate tipo Sean Penn, Tom Waits e Bradley Cooper, che magari non saranno fondamentali, ma rendono tutto più sfizioso e cool.



🍕 Attenzione: il piatto va gustato non a tavola, ma preferibilmente su un materasso ad acqua.



🍕 E infine aggiungi l'ingrediente segreto, capace di rendere tutto più buono. Quale?
L'amore, sciocchino. L'amore.
(voto 8+/10)



🍕 P.S. Se ti stai chiedendo perché il piatto si chiama Pizza alla liquirizia, quando non è composto né dalla pizza né dalla liquirizia, la spiegazione te la dà lo chef Paul Thomas Anderson: “Quelle due parole messe una di fianco all'altra mi fanno letteralmente salivare, sono una combinazione che mi ricorda la mia infanzia come forse nessun'altra”. Era inoltre una catena di negozi di dischi californiana da lui frequentata durante la sua adolescenza e che a sua volta prendeva il nome dal fatto che i 33 giri in vinile ai tempi erano paragonati a delle grosse pizze di liquirizia.






La persona peggiore del mondo nel film migliore del mondo

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La persona peggiore del mondo

Qual è il film migliore del mondo?
Non intendo di tutti i tempi. Parlo dei candidati all’Oscar per il miglior film internazionale di quest’anno, che comunque è una scelta non facile. Escludendo la pellicola del Bhutan, che non ho ancora visto, ho amato È stata la mano di Dio di Paoletto Sorrentino.

"Ma secondo te ha davvero amato il film, o solo Zia Patrizia?"

Ho viaggiato in maniera confortevole ed emozionante sulla Saab 900 del giapponese Drive My Car.

"Meglio non dirgli che su 'sta macchina non ci sono gli airbag posteriori, che se no non considera più questo viaggio così confortevole."

E sono rimasto piacevolmente sorpreso dal documentario animato danese Flee.

"Un documentario animato?
WOW! Siamo sicuri che sia legale?"

Quello che più mi ha sconvolto la mente è però stato il norvegese La persona peggiore del mondo. Provate a immaginare una romcom diretta da Lars von Trier e ci sarete andati solo vagamente vicini. A dirigerla è invece il suo quasi omonimo Joachim Trier, già regista del notevole Thelma. Un film ricco di idee, trovate e spunti diviso in 12 capitoli + prologo ed epilogo che sembra un’intera stagione di una serie TV compressa in 2 ore, tenendo solo le parti migliori. Il futuro del cinema per me passa da lavori come questo e come Una donna promettente.

"Ok, mi sono accesa una sigaretta, ma non vi sembra un tantino esagerato considerarmi la persona peggiore del mondo solo per questo?"

Mi spiace per l’Italia, per il Giappone, per la Danimarca e pure per il Bhutan che manco so dov'è, ma La persona peggiore del mondo per me ora come ora è il film migliore del mondo e alla notte degli Oscar farò il tifo per la Norvegia. Ciò fa di me l'italiano peggiore del mondo?
(voto 8,5/10)




Oscar 2022: chi vorrei che vincesse e chi temo vincerà

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Agli Oscar 2022 ci sarà un colpo di CODA?
Sinceramente ci spero. Pur avendo preferito altri film, come Licorice Pizza e Don't Look Up che però non sembrano avere molte possibilità di vittoria, punto tutto su I segni del cuore (CODA) per battere il favorito della vigilia, il soporifero e sopravvalutato Il potere del cane. Un film che abbaia, ma non morde.

Qua sotto, se ve ne può fregare qualcosa, ci sono tutti i miei pronostici e tutti i miei personali preferiti nelle varie categorie. Domenica notte scopriremo come sarà andata a finire. O lunedì mattina, per chi si sarà addormentato prima.


Miglior film

Belfast, regia di Kenneth Branagh
I segni del cuore (CODA), regia di Sian Heder
Don't Look Up, regia di Adam McKay
Drive My Car (Doraibu mai kā), regia di Ryūsuke Hamaguchi
Dune (Dune: Part One), regia di Denis Villeneuve
Una famiglia vincente - King Richard (King Richard), regia di Reinaldo Marcus Green
Licorice Pizza, regia di Paul Thomas Anderson
La fiera delle illusioni - Nightmare Alley (Nightmare Alley), regia di Guillermo del Toro
Il potere del cane (The Power of the Dog), regia di Jane Campion
West Side Story, regia di Steven Spielberg

Secondo Pensieri Cannibali vincerà: I segni del cuore
Pensieri Cannibali fa il tifo per: Licorice Pizza
Basta che non vincano: Il potere del cane, Dune, La fiera delle illusioni


Miglior regista

Kenneth Branagh - Belfast
Ryūsuke Hamaguchi - Drive My Car (Doraibu mai kā)
Paul Thomas Anderson - Licorice Pizza
Jane Campion - Il potere del cane (The Power of the Dog)
Steven Spielberg - West Side Story

Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Jane Campion
Pensieri Cannibali fa il tifo per: Paul Thomas Anderson
Basta che non vinca: Jane Campion


Miglior attore protagonista

Javier Bardem - A proposito dei Ricardo (Being the Ricardos)
Benedict Cumberbatch - Il potere del cane (The Power of the Dog)
Andrew Garfield - Tick, Tick... Boom!
Will Smith - Una famiglia vincente - King Richard (King Richard)
Denzel Washington - Macbeth (The Tragedy of Macbeth)

Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Will Smith
Pensieri Cannibali fa il tifo per: Will Smith
Basta che non vinca: Benedict Cumberbatch


Miglior attrice protagonista

Jessica Chastain - Gli occhi di Tammy Faye (The Eyes of Tammy Faye)
Olivia Colman - La figlia oscura (The Lost Daughter)
Penélope Cruz - Madres paralelas
Nicole Kidman - A proposito dei Ricardo (Being the Ricardos)
Kristen Stewart - Spencer

Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Jessica Chastain
Pensieri Cannibali fa il tifo per: Kristen Stewart


Miglior attore non protagonista

Ciarán Hinds - Belfast
Troy Kotsur - I segni del cuore (CODA)
Jesse Plemons - Il potere del cane (The Power of the Dog)
J. K. Simmons - A proposito dei Ricardo (Being the Ricardos)
Kodi Smit-McPhee - Il potere del cane (The Power of the Dog)

Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Troy Kotsur
Pensieri Cannibali fa il tifo per: Troy Kotsur


Miglior attrice non protagonista

Jessie Buckley - La figlia oscura (The Lost Daughter)
Ariana DeBose - West Side Story
Judi Dench - Belfast
Kirsten Dunst - Il potere del cane (The Power of the Dog)
Aunjanue Ellis - Una famiglia vincente - King Richard (King Richard)

Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Ariana DeBose
Pensieri Cannibali fa il tifo per: Ariana DeBose


Migliore sceneggiatura originale

Kenneth Branagh - Belfast
Adam McKay, soggetto di Adam McKay e David Sirota - Don't Look Up
Zach Baylin - Una famiglia vincente - King Richard (King Richard)
Paul Thomas Anderson - Licorice Pizza
Eskil Vogt e Joachim Trier - La persona peggiore del mondo (Verdens verste menneske)

Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Belfast
Pensieri Cannibali fa il tifo per: La persona peggiore del mondo


Migliore sceneggiatura non originale

Sian Heder - I segni del cuore (CODA)
Ryusuke Hamaguchi e Takamasa Oe - Drive My Car (Doraibu mai kā)
Jon Spaihts e Denis Villeneuve e Eric Roth - Dune (Dune: Part One)
Maggie Gyllenhaal - La figlia oscura (The Lost Daughter)
Jane Campion - Il potere del cane (The Power of the Dog)

Secondo Pensieri Cannibali vincerà: I segni del cuore
Pensieri Cannibali fa il tifo per: La figlia oscura
Basta che non vincano: Dune, Il potere del cane


Miglior film internazionale

Drive My Car (Doraibu mai kā), regia di Ryūsuke Hamaguchi (Giappone)
Flee (Flugt), regia di Jonas Poher Rasmussen (Danimarca)
È stata la mano di Dio, regia di Paolo Sorrentino (Italia)
Lunana: il villaggio alla fine del mondo (লুনানা: অ্যা ইয়াক ইন দ্য ক্লাসরুম), regia di Pawo Choyning Dorji (Bhutan)
La persona peggiore del mondo (Verdens verste menneske), regia di Joachim Trier (Norvegia)

Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Drive My Car
Pensieri Cannibali fa il tifo per: La persona peggiore del mondo


Miglior film d'animazione

Encanto, regia di Byron Howard e Jared Bush
Flee (Flugt), regia di Jonas Poher Rasmussen
Luca, regia di Enrico Casarosa
I Mitchell contro le macchine (The Mitchells vs the Machines), regia di Mike Rianda e Jeff Rowe
Raya e l'ultimo drago (Raya and the Last Dragon), regia di Don Hall e Carlos López Estrada

Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Encanto
Pensieri Cannibali fa il tifo per: I Mitchell contro le macchine


Miglior montaggio

Hank Corwin - Don't Look Up
Joe Walker - Dune (Dune: Part One)
Pamela Martin - Una famiglia vincente - King Richard (King Richard)
Peter Sciberras - Il potere del cane (The Power of the Dog)
Myron Kerstein e Andrew Weisblum - Tick, Tick... Boom!

Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Dune
Pensieri Cannibali fa il tifo per: Don't Look Up
Basta che non vincano: Il potere del cane, Tick, Tick... Boom!


Miglior scenografia

Patrice Vermette - Dune (Dune: Part One)
Tamara Deverell - La fiera delle illusioni - Nightmare Alley (Nightmare Alley)
Grant Major - Il potere del cane (The Power of the Dog)
Stefan Dechant - Macbeth (The Tragedy of Macbeth)
Adam Stockhausen - West Side Story

Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Dune
Pensieri Cannibali fa il tifo per: West Side Story


Miglior fotografia

Greig Fraser - Dune (Dune: Part One)
Dan Laustsen - La fiera delle illusioni - Nightmare Alley (Nightmare Alley)
Ari Wegner - Il potere del cane (The Power of the Dog)
Bruno Delbonnel - Macbeth (The Tragedy of Macbeth)
Janusz Kaminski - West Side Story

Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Dune
Pensieri Cannibali fa il tifo per: West Side Story


Migliori costumi

Jenny Beavan - Crudelia (Cruella)
Massimo Cantini Parrini e Jacqueline Durran - Cyrano
Jacqueline West e Bob Morgan - Dune (Dune: Part One)
Luis Sequeira - La fiera delle illusioni - Nightmare Alley (Nightmare Alley)
Paul Tazewell - West Side Story

Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Crudelia
Pensieri Cannibali fa il tifo per: Crudelia


Miglior trucco e acconciatura

Mike Marino, Stacey Morris e Carla Farmer - Il principe cerca figlio (Coming 2 America)
Nadia Stacey, Naomi Donne e Julia Vernon - Crudelia (Cruella)
Donald Mowat, Love Larson e Eva von Bahr - Dune (Dune: Part One)
Linda Dowds, Stephanie Ingram e Justin Raleigh - Gli occhi di Tammy Faye (The Eyes of Tammy Faye)
Göran Lundström, Anna Carin Lock e Frederic Aspiras - House of Gucci

Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Gli occhi di Tammy Faye
Pensieri Cannibali fa il tifo per: Crudelia


Migliori effetti visivi

Paul Lambert, Tristen Myles, Brian Connor e Gerd Nefzer - Dune (Dune: Part One)
Swen Gillberg, Bryan Grill, Nikos Kalaitzidis e Dan Sudick - Free Guy - Eroe per gioco (Free Guy)
Charlie Noble, Joel Green, Jonathan Fawkner e Chris Corbould - No Time to Die
Christopher Townsend, Joe Farrell, Sean Noel Walker e Dan Oliver - Shang Chi e la leggenda dei dieci anelli (Shang-Chi and the Legend of the Ten Rings)
Kelly Port, Chris Waegner, Scott Edelstein e Dan Sudick - Spider-Man: No Way Home

Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Dune
Pensieri Cannibali fa il tifo per: Free Guy - Eroe per gioco


Miglior sonoro

Denise Yarde, Simon Chase, James Mather, Niv Adiri - Belfast
Mac Ruth, Mark Mangini, Theo Green, Doug Hemphill, Ron Bartlett - Dune (Dune: Part One)
Simon Hayes, Oliver Tarney, James Harrison, Paul Massey, Mark Taylor - No Time To Die
Richard Flynn, Robert Mackenzie, Tara Webb - Il potere del cane (The Power of the Dog)
Tod A. Maitland, Gary Rydstrom, Brian Chumney, Andy Nelson, Shawn Murphy - West Side Story

Secondo Pensieri Cannibali vincerà: West Side Story
Pensieri Cannibali fa il tifo per: Belfast


Migliore colonna sonora originale

Nicholas Britell - Don't Look Up
Hans Zimmer - Dune (Dune: Part One)
Germaine Franco - Encanto
Alberto Iglesias - Madres paralelas
Jonny Greenwood - Il potere del cane (The Power of the Dog)

Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Dune
Pensieri Cannibali fa il tifo per: Jonny Greenwood (che però meritava di più per Spencer e Licorice Pizza)


Migliore canzone originale

Be Alive (musiche e testo di Beyoncé e DIXSON) - Una famiglia vincente - King Richard (King Richard)
Dos Oruguitas (musiche e testo di Lin-Manuel Miranda) - Encanto
Down to Joy (musiche e testo di Van Morrison) - Belfast
No Time To Die (musiche di Billie Eilish; testo di Billie Eilish e Finneas O'Connell) - No Time To Die
Somehow You Do (musiche e testo di Diane Warren) - Quattro buone giornate (Four Good Days)

Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Billie Eilish
Pensieri Cannibali fa il tifo per: Billie Eilish!


Miglior documentario

Ascension, regia di Jessica Kingdon, Kira Simon-Kennedy e Nathan Truesdell
Attica, regia di Stanley Nelson e Traci A. Curry
Flee (Flugt), regia di Jonas Poher Rasmussen, Monica Hellström, Signe Byrge Sørensen e Charlotte De La Gournerie
Summer of Soul, regia di Questlove, Joseph Patel, Robert Fyvolent e David Dinerstein
Writing with Fire, regia di Rintu Thomas e Sushmit Ghosh

Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Flee
Pensieri Cannibali fa il tifo per: Flee


Miglior cortometraggio documentario

Audible, regia di Matthew Ogens e Geoff McLean
Lead Me Home, regia di Pedro Kos e Jon Shenk
The Queen of Basketball, regia di Ben Proudfoot
Three Songs for Benazir, regia di Elizabeth Mirzaei e Gulistan Mirzaei
When We Were Bullies, regia di Jay Rosenblatt

Secondo Pensieri Cannibali vincerà: non so
Pensieri Cannibali fa il tifo per: se c'è qualcuno che mi paga, faccio il tifo per lui


Miglior cortometraggio

Ala Kachuu - Take and Run, regia di Maria Brendle e Nadine Lüchinger
The Dress, regia di Tadeusz Łysiak e Maciej Ślesicki
The Long Goodbye, regia di Aneil Karia e Riz Ahmed
On My Mind, regia di Martin Strange-Hansen e Kim Magnusson
Please Hold, regia di K.D. Dávila e Levin Menekse

Secondo Pensieri Cannibali vincerà: non ne ho idea
Pensieri Cannibali fa il tifo per: per quello di Riz Ahmed a scatola chiusa


Miglior cortometraggio d'animazione

Affairs of the art, regia di Joanna Quinn e Les Mills
Bestia, regia di Hugo Covarrubias e Tevo Díaz
Boxballet, regia di Anton Dyakov
Robin Robin, regia di Dan Ojari e Mikey Please
The Windshield Wiper, regia di Alberto Mielgo e Leo Sanchez


Secondo Pensieri Cannibali vincerà: fate voi
Pensieri Cannibali fa il tifo per: un bel ca**o di nessuno




Un commento agli Oscar 2022 senza battute, che se no Will Smith mi mena

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Ciribiribì... CODA!

Durante la cerimonia degli Oscar 2022 le cose tutto sommato sono andate come da previsioni, a parte un momento di ordinaria follia. È stata la notte de I segni del cuore (CODA) e dei segni sulla faccia di Chris Rock.


No, dai. Meglio evitare di fare battute, che non vorrei mai che a Will Smith venisse voglia di menare pure me. Che poi tutto il mondo in queste ore sta condannando il gesto di Willy, credo sia arrivata pure la condanna ufficiale di Putin, ma io almeno in parte mi sento di comprenderlo. La sua reazione violenta è stata sbagliata. Ok. C'è però da dire che tutto è avvenuto in maniera molto rapida. Chris Rock ha fatto una battuta sui capelli rasati di sua moglie Jada Pinkett davvero infelice, oltre che fuori dal tempo (ancora riferimenti a Soldato Jane del 1997? Come on!), e lui non ci ha più visto, è salito sul palco, ha perso le staffe e ha tirato un pugno/schiaffo/manata al collega.

Ripeto, ha sbagliato, ha fatto un gesto che ci si sarebbe potuti aspettare più da un Kanye West che da un Will Smith conosciuto finora per essere il personaggio simpa e amichevole di turno, però adesso non mi sembra il caso di criminalizzarlo troppo. Persino Chris Rock ha dichiarato che non sporgerà denuncia nei suoi confronti. Anche se forse la comicità sporgerà denuncia nei confronti di Chris Rock.

"Sono pentito di una cosa: non averlo colpito più forte"

E dopo questo inutile monologo d'apertura degno proprio del peggior Chris Rock, vi presento i vincitori degli Oscar 2022, nel caso non li conosciate già. Nelle mie previsioni della vigilia ho preso quasi tutti i risultati, 18 su 20, tranne che in 2 categorie: miglior documentario e miglior sonoro. Segno (del cuore) che gli Academy Awards di quest'anno sono stati davvero prevedibili. O segno forse che sono un veggente. Chi lo sa?
Almeno questa è una cosa che non riesco a prevedere.


Miglior film

Belfast, regia di Kenneth Branagh
I segni del cuore (CODA), regia di Sian Heder
Don't Look Up, regia di Adam McKay
Drive My Car (Doraibu mai kā), regia di Ryūsuke Hamaguchi
Dune (Dune: Part One), regia di Denis Villeneuve
Una famiglia vincente - King Richard (King Richard), regia di Reinaldo Marcus Green
Licorice Pizza, regia di Paul Thomas Anderson
La fiera delle illusioni - Nightmare Alley (Nightmare Alley), regia di Guillermo del Toro
Il potere del cane (The Power of the Dog), regia di Jane Campion
West Side Story, regia di Steven Spielberg

Secondo Pensieri Cannibali vincerà: I segni del cuore
Pensieri Cannibali fa il tifo per: Licorice Pizza
Basta che non vincano: Il potere del cane, Dune, La fiera delle illusioni
Alla fine ha vinto: I segni del cuore


Miglior regista

Kenneth Branagh - Belfast
Ryūsuke Hamaguchi - Drive My Car (Doraibu mai kā)
Paul Thomas Anderson - Licorice Pizza
Jane Campion - Il potere del cane (The Power of the Dog)
Steven Spielberg - West Side Story

Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Jane Campion
Pensieri Cannibali fa il tifo per: Paul Thomas Anderson
Basta che non vinca: Jane Campion
Alla fine ha vinto: Jane Campion


Miglior attore protagonista

Javier Bardem - A proposito dei Ricardo (Being the Ricardos)
Benedict Cumberbatch - Il potere del cane (The Power of the Dog)
Andrew Garfield - Tick, Tick... Boom!
Will Smith - Una famiglia vincente - King Richard (King Richard)
Denzel Washington - Macbeth (The Tragedy of Macbeth)

Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Will Smith
Pensieri Cannibali fa il tifo per: Will Smith
Basta che non vinca: Benedict Cumberbatch
Alla fine ha vinto: Will Smith


Miglior attrice protagonista

Jessica Chastain - Gli occhi di Tammy Faye (The Eyes of Tammy Faye)
Olivia Colman - La figlia oscura (The Lost Daughter)
Penélope Cruz - Madres paralelas
Nicole Kidman - A proposito dei Ricardo (Being the Ricardos)
Kristen Stewart - Spencer

Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Jessica Chastain
Pensieri Cannibali fa il tifo per: Kristen Stewart
Alla fine ha vinto: Jessica Chastain


Miglior attore non protagonista

Ciarán Hinds - Belfast
Troy Kotsur - I segni del cuore (CODA)
Jesse Plemons - Il potere del cane (The Power of the Dog)
J. K. Simmons - A proposito dei Ricardo (Being the Ricardos)
Kodi Smit-McPhee - Il potere del cane (The Power of the Dog)

Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Troy Kotsur
Pensieri Cannibali fa il tifo per: Troy Kotsur
Alla fine ha vinto: Troy Kotsur


Miglior attrice non protagonista

Jessie Buckley - La figlia oscura (The Lost Daughter)
Ariana DeBose - West Side Story
Judi Dench - Belfast
Kirsten Dunst - Il potere del cane (The Power of the Dog)
Aunjanue Ellis - Una famiglia vincente - King Richard (King Richard)

Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Ariana DeBose
Pensieri Cannibali fa il tifo per: Ariana DeBose
Alla fine ha vinto: Ariana DeBose


Migliore sceneggiatura originale

Kenneth Branagh - Belfast
Adam McKay, soggetto di Adam McKay e David Sirota - Don't Look Up
Zach Baylin - Una famiglia vincente - King Richard (King Richard)
Paul Thomas Anderson - Licorice Pizza
Eskil Vogt e Joachim Trier - La persona peggiore del mondo (Verdens verste menneske)

Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Belfast
Pensieri Cannibali fa il tifo per: La persona peggiore del mondo
Alla fine ha vinto: Belfast


Migliore sceneggiatura non originale

Sian Heder - I segni del cuore (CODA)
Ryusuke Hamaguchi e Takamasa Oe - Drive My Car (Doraibu mai kā)
Jon Spaihts e Denis Villeneuve e Eric Roth - Dune (Dune: Part One)
Maggie Gyllenhaal - La figlia oscura (The Lost Daughter)
Jane Campion - Il potere del cane (The Power of the Dog)

Secondo Pensieri Cannibali vincerà: I segni del cuore
Pensieri Cannibali fa il tifo per: La figlia oscura
Basta che non vincano: Dune, Il potere del cane
Alla fine ha vinto: I segni del cuore


Miglior film internazionale

Drive My Car (Doraibu mai kā), regia di Ryūsuke Hamaguchi (Giappone)
Flee (Flugt), regia di Jonas Poher Rasmussen (Danimarca)
È stata la mano di Dio, regia di Paolo Sorrentino (Italia)
Lunana: il villaggio alla fine del mondo (লুনানা: অ্যা ইয়াক ইন দ্য ক্লাসরুম), regia di Pawo Choyning Dorji (Bhutan)
La persona peggiore del mondo (Verdens verste menneske), regia di Joachim Trier (Norvegia)

Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Drive My Car
Pensieri Cannibali fa il tifo per: La persona peggiore del mondo
Alla fine ha vinto: Drive My Car


Miglior film d'animazione

Encanto, regia di Byron Howard e Jared Bush
Flee (Flugt), regia di Jonas Poher Rasmussen
Luca, regia di Enrico Casarosa
I Mitchell contro le macchine (The Mitchells vs the Machines), regia di Mike Rianda e Jeff Rowe
Raya e l'ultimo drago (Raya and the Last Dragon), regia di Don Hall e Carlos López Estrada

Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Encanto
Pensieri Cannibali fa il tifo per: I Mitchell contro le macchine
Alla fine ha vinto: Encanto


Miglior montaggio

Hank Corwin - Don't Look Up
Joe Walker - Dune (Dune: Part One)
Pamela Martin - Una famiglia vincente - King Richard (King Richard)
Peter Sciberras - Il potere del cane (The Power of the Dog)
Myron Kerstein e Andrew Weisblum - Tick, Tick... Boom!

Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Dune
Pensieri Cannibali fa il tifo per: Don't Look Up
Basta che non vincano: Il potere del cane, Tick, Tick... Boom!
Alla fine ha vinto: Dune


Miglior scenografia

Patrice Vermette - Dune (Dune: Part One)
Tamara Deverell - La fiera delle illusioni - Nightmare Alley (Nightmare Alley)
Grant Major - Il potere del cane (The Power of the Dog)
Stefan Dechant - Macbeth (The Tragedy of Macbeth)
Adam Stockhausen - West Side Story

Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Dune
Pensieri Cannibali fa il tifo per: West Side Story


Miglior fotografia

Greig Fraser - Dune (Dune: Part One)
Dan Laustsen - La fiera delle illusioni - Nightmare Alley (Nightmare Alley)
Ari Wegner - Il potere del cane (The Power of the Dog)
Bruno Delbonnel - Macbeth (The Tragedy of Macbeth)
Janusz Kaminski - West Side Story

Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Dune
Pensieri Cannibali fa il tifo per: West Side Story
Alla fine ha vinto: Dune


Migliori costumi

Jenny Beavan - Crudelia (Cruella)
Massimo Cantini Parrini e Jacqueline Durran - Cyrano
Jacqueline West e Bob Morgan - Dune (Dune: Part One)
Luis Sequeira - La fiera delle illusioni - Nightmare Alley (Nightmare Alley)
Paul Tazewell - West Side Story

Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Crudelia
Pensieri Cannibali fa il tifo per: Crudelia
Alla fine ha vinto: Crudelia


Miglior trucco e acconciatura

Mike Marino, Stacey Morris e Carla Farmer - Il principe cerca figlio (Coming 2 America)
Nadia Stacey, Naomi Donne e Julia Vernon - Crudelia (Cruella)
Donald Mowat, Love Larson e Eva von Bahr - Dune (Dune: Part One)
Linda Dowds, Stephanie Ingram e Justin Raleigh - Gli occhi di Tammy Faye (The Eyes of Tammy Faye)
Göran Lundström, Anna Carin Lock e Frederic Aspiras - House of Gucci

Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Gli occhi di Tammy Faye
Pensieri Cannibali fa il tifo per: Crudelia
Alla fine ha vinto: Gli occhi di Tammy Faye


Migliori effetti visivi

Paul Lambert, Tristen Myles, Brian Connor e Gerd Nefzer - Dune (Dune: Part One)
Swen Gillberg, Bryan Grill, Nikos Kalaitzidis e Dan Sudick - Free Guy - Eroe per gioco (Free Guy)
Charlie Noble, Joel Green, Jonathan Fawkner e Chris Corbould - No Time to Die
Christopher Townsend, Joe Farrell, Sean Noel Walker e Dan Oliver - Shang Chi e la leggenda dei dieci anelli (Shang-Chi and the Legend of the Ten Rings)
Kelly Port, Chris Waegner, Scott Edelstein e Dan Sudick - Spider-Man: No Way Home

Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Dune
Pensieri Cannibali fa il tifo per: Free Guy - Eroe per gioco
Alla fine ha vinto: Dune


Miglior sonoro

Denise Yarde, Simon Chase, James Mather, Niv Adiri - Belfast
Mac Ruth, Mark Mangini, Theo Green, Doug Hemphill, Ron Bartlett - Dune (Dune: Part One)
Simon Hayes, Oliver Tarney, James Harrison, Paul Massey, Mark Taylor - No Time To Die
Richard Flynn, Robert Mackenzie, Tara Webb - Il potere del cane (The Power of the Dog)
Tod A. Maitland, Gary Rydstrom, Brian Chumney, Andy Nelson, Shawn Murphy - West Side Story

Secondo Pensieri Cannibali vincerà: West Side Story
Pensieri Cannibali fa il tifo per: Belfast
Alla fine ha vinto: Dune


Migliore colonna sonora originale

Nicholas Britell - Don't Look Up
Hans Zimmer - Dune (Dune: Part One)
Germaine Franco - Encanto
Alberto Iglesias - Madres paralelas
Jonny Greenwood - Il potere del cane (The Power of the Dog)

Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Dune
Pensieri Cannibali fa il tifo per: Jonny Greenwood (che però meritava di più per Spencer e Licorice Pizza)
Alla fine ha vinto: Dune


Migliore canzone originale

Be Alive (musiche e testo di Beyoncé e DIXSON) - Una famiglia vincente - King Richard (King Richard)
Dos Oruguitas (musiche e testo di Lin-Manuel Miranda) - Encanto
Down to Joy (musiche e testo di Van Morrison) - Belfast
No Time To Die (musiche di Billie Eilish; testo di Billie Eilish e Finneas O'Connell) - No Time To Die
Somehow You Do (musiche e testo di Diane Warren) - Quattro buone giornate (Four Good Days)

Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Billie Eilish
Pensieri Cannibali fa il tifo per: Billie Eilish!
Alla fine ha vinto: Billie Eilish


Miglior documentario

Ascension, regia di Jessica Kingdon, Kira Simon-Kennedy e Nathan Truesdell
Attica, regia di Stanley Nelson e Traci A. Curry
Flee (Flugt), regia di Jonas Poher Rasmussen, Monica Hellström, Signe Byrge Sørensen e Charlotte De La Gournerie
Summer of Soul, regia di Questlove, Joseph Patel, Robert Fyvolent e David Dinerstein
Writing with Fire, regia di Rintu Thomas e Sushmit Ghosh

Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Flee
Pensieri Cannibali fa il tifo per: Flee
Alla fine ha vinto: Summer of Soul


Miglior cortometraggio documentario

Audible, regia di Matthew Ogens e Geoff McLean
Lead Me Home, regia di Pedro Kos e Jon Shenk
The Queen of Basketball, regia di Ben Proudfoot
Three Songs for Benazir, regia di Elizabeth Mirzaei e Gulistan Mirzaei
When We Were Bullies, regia di Jay Rosenblatt

Secondo Pensieri Cannibali vincerà: non so
Pensieri Cannibali fa il tifo per: se c'è qualcuno che mi paga, faccio il tifo per lui


Miglior cortometraggio

Ala Kachuu - Take and Run, regia di Maria Brendle e Nadine Lüchinger
The Dress, regia di Tadeusz Łysiak e Maciej Ślesicki
The Long Goodbye, regia di Aneil Karia e Riz Ahmed
On My Mind, regia di Martin Strange-Hansen e Kim Magnusson
Please Hold, regia di K.D. Dávila e Levin Menekse

Secondo Pensieri Cannibali vincerà: non ne ho idea
Pensieri Cannibali fa il tifo per: per quello di Riz Ahmed a scatola chiusa


Miglior cortometraggio d'animazione

Affairs of the art, regia di Joanna Quinn e Les Mills
Bestia, regia di Hugo Covarrubias e Tevo Díaz
Boxballet, regia di Anton Dyakov
Robin Robin, regia di Dan Ojari e Mikey Please
The Windshield Wiper, regia di Alberto Mielgo e Leo Sanchez


Secondo Pensieri Cannibali vincerà: fate voi
Pensieri Cannibali fa il tifo per: un bel ca**o di nessuno


Il Red Porchet degli Oscar 2022

Oscar al più irriconoscibile
Wesley Snipes


Oscar alla più solare
Billie Eilish 🖤


Oscar ai più fighi

#6 Rami Malek


#5 Jason Momoa


#4 Jamie Dornan


#3 Jacob Elordi


#2 Jake Gyllenhaal


#1 Timothée Chalamet



Oscar alle più fighe

#10 Rachel Zegler


#9 Mila Kunis


#8 Zoë Kravitz


#7 Emilia Jones


#6 Le sorelle Haim


#5 Vanessa Hudgens


#4 Zendaya


#3 Lily James


#2 Jessica Chastain


#1 Kristen Stewart




La musica di Marzo 2022 da leggere e soprattutto da ascoltare

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Sanremo ormai ce lo siamo levati dai cogli... ormai è alle nostre spalle. Anche se ci sta ancora gente che ascolta brividi brividi brividiii e non so sinceramente come faccia. Tempo quindi di scoprire musica nuova. Ecco un po' di canzoncine e di dischetti consigliati.



Canzoni top

#3 Black Keys "Wild Child"

Buongiorno, cari ascoltatori. Oggi su Radio Boomer passa il nuovo singolo dei Black Keys. Allacciate le cinture che se no vi beccate una multa e alzate il volume sulla manovella delle vostre autoradio. Con questo pezzo molto rock'n'roll si viaggia!

 


#2 Camila Cabello ft. Ed Sheeran "Bam Bam"

Quando sento questa canzone mi vengono gli occhi lucidi. Cazzo ridete?
Dico sul serio. È un di quei pezzi tristallegri che mi mettono una gran malinconia.



#1 Arcade Fire "The Lightning I, II"

Gli Arcade Fire sono tornati con un doppio singolo, o se preferite con un pezzo in due parti: la prima è un inno da brividi scritto in tempo di pandemia alla resistenza, o se preferite alla resilienza ma io non lo preferisco, mentre la seconda alza il ritmo e gasa. Per me un ottimo ritorno, però io avevo apprezzato pure la "svolta ABBA" del loro disco precedente, quindi non faccio molto testo.

 



Album da ascoltare

#7 Stromae "Multitude"

Vorrei conoscere il francese soltanto per comprendere i testi di Stromae. E per fare il figo che sa il francese.
In attesa di mettermi a studiare la lingua - come no? - mi godo intanto la musica di Stromae e il suo nuovo ottimo album.



#6 Tears for Fears "The Tipping Point"

I Tears for Fears sono stati uno dei più grandi gruppi degli anni '80. Non sempre hanno goduto del riconoscimento che gli spettava, ma grazie a Donnie Darko hanno avuto una bella rivalutazione. Adesso è arrivato il loro nuovo album "The Tipping Point", il primo da 18 anni a questa parte, e non indugia nella facile malinconia retrò, o nella pura copia del loro passato. I Tears for Fears si reinventano con stile e dimostrano che sì, si può uscire vivi dagli anni '80.

 


#5 Luna Li "Duality"

Se vi piacciono i sogni e le atmosfere da sogno, ecco il vostro disco da sogno del mese. Bella lì, Luna Li.



#4 Fabri Fibra "Caos"

Mentre gli influencer su Instagram droppavano foto dell'estate 2021 (ma perché?!?), Fabri Fibra droppava il suo nuovo album. Un disco di hip-hop vecchio stile, con tanto di Intro (con campionamento di Gino Paoli) e Outro ("lo so che non va più di moda fare l'outro perché nessuno ascolta più i dischi dall'inizio alla fine, ma vaffanculo questa è l'outro"), un sacco di ospiti, da Marracash e Madame a Francesca Michielin e Colapesce Dimartino, e una serie di pezzi che spaccano. Però, suona bene questo caos.



#3 Placebo "Never Let Me Go"

I Placebo sono tornati, solo che non è questa la notizia. La vera notizia è che i Placebo, dopo alcuni lavori un po' appannati e un'assenza di 9 anni dalle scene, sono tornati in splendida forma e suonano alla grande. Non dico che sono tornati ai livelli dei loro primi due album cult, ma non sono nemmeno troppo lontani.

 


#2 Cor Veleno e Tre Allegri Ragazzi Morti "Meme K Ultra"

La risposta italiana ai Gorillaz?
Diciamo di sì, più o meno, anche se c'è da notare che i Tre Allegri Ragazzi Morti sono un gruppo a fumetti/cartoni nato ancora prima del progetto di Damon Albarn e del fumettista Jamie Hewlett. A livello musicale si erano però sempre mantenuti su coordinate più rock'n'roll. Grazie alla collaborazione con il gruppo rap Cor Veleno hanno ora abbracciato il loro lato più hip hop e quello che ne è uscito è un disco fighissimo, "Meme K Ultra", bello politico e incazzato, ma anche ironico e divertente.
La risposta italiana ai Gorillaz?
Più che altro la risposta romanesca ai Gorillaz!

 


#1 Rosalía "Motomami"

La Rosalía ha fatto un disco clamoroso. È partita dal flamenco, ma ormai può essere considerata senza generi e senza confini. Grande musica latinoamericana?
No, granda musica e basta.

 



Guilty Pleasure
Tommaso Paradiso

Ognuno ha i suoi difetti e i suoi vizi. Il mio prima erano le canzoni dei Thegiornalisti, adesso sono quelle di Tommaso Paradiso. Che poi in pratica sono uguali. Il suo album d'esordio solista "Space Cowboy"è proprio quello che ci si poteva aspettare da lui. Un inferno per i suoi detrattori, un paradiso da ascoltare come il frutto proibito per chi come me l'ha sempre apprezzato e, mannaggia, continua a farlo.

 


Cotta del mese
Elodie

La mia smandrappona preferita. 💓

 




Ma dici sul serie? Le serie più o meno da non perdere di Marzo 2022

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Mentre mi sto ancora riprendendo dalla seconda devastante, favolosa stagione di Euphoria, sono alla ricerca di qualcosa di altrettanto potente. Una ricerca non semplice, però negli ultimi giorni stanno venendo fuori delle serie che promettono bene assai. Vediamo un po' di cose che sto vedendo in questo periodo.


Da vedere

WeCrashed
(stagione 1, episodi 1-4)
"Mi sa che abbiamo preso il titolo WeCrashed un po' troppo alla lettera..."

Non sapevo praticamente nulla di WeWork, innovativa azienda di co-working, e del suo fondatore, l'imprenditore-rockstar Adam Neumann. Per fortuna che a colmare la mia ignoranza in vari campi ci pensano di volta in volta i film oppure, come in questo caso, le serie TV. In WeCrashed, che racconta la storia di WeWork, nei panni di Adam Neumann troviamo Jared Leto.

Io adoro Jared Leto, ma dopo averlo visto in House of Gucci, dove ci ha regalato una delle performance più ridicole nella storia del cinema con cui ha conquistato un meritato Razzie Award, qualche dubbio sulle sue capacità recitative ammetto che m'è venuto. Ritrovandolo in un nuovo ruolo dov'è alle prese con un accento marcato, dopo quello "italiano" (siamo sicuri?) proposto in House of Gucci, qui offre un accento israeliano. Non so quanto sia veritiero, ci sarebbe da chiederlo a qualche israeliano, però nel complesso la sua performance mi sembra parecchio più convincente e azzeccata e il buon Jared è così rientrato nelle mie grazie.

"Io forse essere di parte, ma a me piaciuta molto interpretazione di Jared Leto in House of Gucci."

Al suo fianco c'è una come al solito ottima Anne Hathaway nei panni di Rebekah Paltrow, la compagna di Adam Neumann, nonché cugina di Gwyneth Paltrow.

"Immaginate che bello se per la parte della cugina di Gwyneth Paltrow avessero preso Gwyneth Paltrow."

WeCrashed è un biopic imprenditoriale che viaggia dalle parti di The Social Network e che mi sta appassionando parecchio. Al punto da farmi quasi venire voglia di lavorare in uno spazio di co-working. Ho detto quasi.

"Qui a WeWork lavoriamo sodo. Non si vede?"


Pachinko - La moglie coreana
(stagione 1, episodi 1-3)

Colpo di fulmine. Nel primo episodio di Pachinko ce n'è uno molto bello, tranquilli non vi spoilero tra chi, e lo stesso è avvenuto tra me e questa serie. L'epopea di una famiglia coreana raccontata attraverso differenti piani temporali e diverse location. L'inizio promette bene. È da colpo di fulmine. Con i prossimi episodi scoprirò se è amore vero o, come spesso mi capita, soltanto un'infatuazione momentanea.

"Sì, sono Youn Yuh-jung. Anche se probabilmente mi conoscerete come la nonnina premio Oscar di Minari."


L'Opéra
(stagione 1, episodi 1-6)

Personalmente non me n'è mai fregato un granché del balletto. Dopo aver visto Il cigno nero invece le cose sono cambiate e l'interesse è salito. Tutta colpa di Natalie Portman e Mila Kunis?

"Ma figuriamoci!"

Fatto sta che per qualche anno ho di nuovo ignorato bellamente il mondo del balletto, per poi ritornare a farci quattro salti insieme a Flesh and Bone, che avevo addirittura incoronato come mia serie preferita del 2015. Davanti persino all'ultima stagione di Mad Men. Ma ero impazzito?!?

Anni dopo essere tornato ad allontanarmi dal mondo della danza - intendo guardata, mica praticata - ecco che è arrivata L'Opéra, una nuova serie francese che racconta la vita di alcuni ballerini dell'Opéra di Parigi.

"Che me ne frega a me della danza classica?
Io voglio ballare Gigi D'Ag!"

Pur non essendo ai livelli de Il cigno nero e nemmeno di Flesh and Bone, mi ha fatto tornare una certa fascinazione nei confronti del ballo, o sospetto più che altro nei confronti delle ballerine. Sarà per il contrasto tra la grazia che si vede sul palco, e la spietatezza che si cela nel dietro le quinte.



Da evitare

Noi
(stagione 1, episodi 1-2)

Esilarante la parodia italiana della serie TV statunitense strappalacrime This Is Us. Bastava mostrare i primi 5 minuti, con Lino Guangiale parrucchinato e Aurora Ruffino col pancione, per eliminarli tutti i concorrenti, a LOL - Chi ride è fuori 2. 😄

"Milo Ventimiglia chiii?
Io conosco solo la città ligure al confine con la Francia."

In che senso non è una parodia? 😮

State scherzando, vero? 😱

Siete troppo esilaranti anche voi! 😂

Comunque, il titolo della versione italiana di This Is Us è Noi. Scusate, ma “Noi” chi?

Io con 'sta roba, benché spassosissima, non c'entro niente, quindi parlate pure per Voi. Il titolo più corretto comunque sarebbe “This Isn't Us”.



Guilty Pleasure
Bridgerton
(stagione 2, episodi 1-5)

Oops!... They did it again. Diciamolo pure: Bridgerton è l'Harmony delle serie in costume. Il suo bello è questo. Rispetto alla prima stagione, nella seconda i riflettori sono puntati su altri personaggi, ma la goduria da guilty pleasure è rimasta all'incirca la stessa. Forse è persino superiore. Non mi vergogno a dire che adoro guardare Bridgerton...
Veramente un po' me ne vergogno, ma scagli la pietra chi è senza peccato!

Oh, cos'è 'sta pioggia di pietre, che su Netflix vi state guardando pure tutte le stagioni di Paso adelante?

"Ti stai chiedendo anche tu la stessa cosa?"
"Sì: 'Dov'è Regé-Jean Page?'"
"No, io veramente mi stavo chiedendo: 'Come fa Cannibal Kid a vedere 'sta roba?'"


Cotta del momento
Amrit Kaur (The Sex Lives of College Girls)

La mia cotta del momento è per la serie The Sex Lives of College Girls in generale. Nonostante il titolo e nonostante ne parli bene io NON è un porno. Siamo dalle parti di Sex Education (nemmeno questo è un porno), anche se la serie che mi ricorda di più è Greek - La confraternita. Qualcuno a parte me se la ricorda?

"Mannaggia, solo Pensieri Cannibali si ricorda di noi."
"E che cos'è un Pensieri Cannibali?"

Una visione leggera, ma tutt'altro che stupida, ideata da Mindy Kaling, ben scritta e con un bel cast di protagoniste. Ho una cotta praticamente per tutte loro: Pauline Chalamet (la sorella maggiore di Timothée Chalamet), Reneé Rapp, Alyah Chanelle Scott e soprattutto l'irresistibile Amrit Kaur, sexy ed esilarante allo stesso tempo. Come Virginia Raffaele.



Diludendo Award
La fantastica signora Maisel
(stagione 4)
"Hey Milo, ha visto Lino Guanciale nei tuoi panni nella serie italiana Noi?"
"Sì, e sto ridendo ancora adesso."

La signora Maisel è sempre fantastica. La sua serie arrivata alla quarta e penultima stagione un po' meno. Comincia a emergere un pochino di noia. Sarà che a me delle vicende della mamma o dell'ex marito della protagonista, che a questo giro trovano troppo spazio, me ne frega ben poco. Anche perché ci tengo a ricordare che la serie si intitola La fantastica signora Maisel, non La fantastica mamma della fantastica signora Maisel o Il fantastico ex marito della fantastica signora Maisel.

"Hanno fatto una serie intitolata La fantastica mamma della fantastica signora Maisel e non mi hanno detto nulla?"


Inspiration Award
Una semplice domanda

Una semplice domanda: "Chi te l'ha fatto fare?".
Alessandro Cattelan poteva andare avanti ancora una decina d'anni a fare il conduttore di X Factor, invece ha cercato nuove sfide. La prima è stata Da grande, varietà in prima serata su Rai 1 che ha fatto flop, anche perché non sembrava molto la sua cosa. La seconda è Una semplice domanda, avventura esistenziale on the road su Netflix che sembra già decisamente più nelle sue corde. E anche nelle mie. La terza sarà la conduzione dell'Eurovision 2022 e tra poco scopriremo come andrà.

Cattelan lo vedo come uno di famiglia. Come se fosse un amico che conosco da sempre. Ha un paio d'anni in più di me, come me è cresciuto in una cittadina nella provincia di Alessandria con i miei stessi riferimenti culturali, musicali e televisivi, lo seguo fin da quando lavorava sul canale musicale VIVA, poi diventato Rete A - All Music, e in seguito l'ho ritrovato su MTV e su Radio Deejay.

Feel old yet?

All'interno del suo nuovo programma, dove cerca di rispondere alla "semplice" domanda della figlia: "Come si fa a essere felici?", incontra alcuni miei miti calcistici come Roby Baggio e Gianluca Vialli, un mio mito cinematografico come Paolo Sorrentino e l'amico VIP che vorrei avere anch'io, Francesco Mandelli alias il Nongio.

"Roby, una semplice domanda: 'Come cazzo hai fatto a sbagliare quel rigore?"

Insomma, se mi venisse in mente di fare un programma, non credo verrebbe troppo diverso. Nonostante questo, il buon Catteland è comunque riuscito a regalarmi anche un paio di sorprese e di incontri inaspettati, quelli con l'ex responsabile della programmazione Mediaset negli anni '80 e '90 e con un ex dirigente di Google, entrambi ritiratisi all'apice delle loro carriere.

Dopo tutti questi anni di conoscenza e "frequentazione", Cattelan è quell'amico capace ancora di sorprendersi e di sorprenderti. Non so se guardando questa sua serie raggiungerete la felicità, in compenso qualche spunto di riflessione potreste trovarlo. Non è poco.




Acque profonde come il mio amore per Ana de Armas e quello di Ben Affleck per le lumache

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Acque profonde (Deep Water)

Alexa, metti su un porno.

Parte Acque profonde (Deep water), anche noto come il film nato per far accoppiare Ben Affleck e Ana de Armas. Per un po' funziona, proprio come ha funzionato la storia tra i due attori nella vita reale. Dopo un altro po' però anche vedere due belli belli in modo assurdo viene a noia. Come se fossero persino troppo boni insieme. Non va bene. Bisogna rovinare cotanta perfezione.


Visto che il direttore del casting pare abbia detto: "Voglio solo attori brutti", oltre a loro due c'è pure Jacob Elordi, quello manzo di Euphoria. Tra l'altro, la sceneggiatura del film è co-firmata da Sam Levinson, proprio l'autore di Euphoria, e infatti la pellicola non è scritta e orchestrata così male come si dice in giro.


E c'è anche Brendan Miller, un tizio che sembra la versione droga free (forse) di Kurt Cobain.


Ana de Armas potrebbe farsi il mondo, e in questo film se lo fa. Il tutto davanti agli occhi del marito Ben Affleck, che a un certo punto perde leggermente la pazienza. Peggio di Will Smith. Va bene avere un matrimonio aperto, almeno da parte di lei, va bene non credere alla monogamia, sempre da parte di lei, ma a tutto c'è un limite.

"Chris Rock, lo so che con questo film non c'entri niente, ma m'è comunque venuta una gran voglia di metterti le mani addosso."

Il regista Adrian Lyne gioca in casa, nel campo che conosce meglio: quello del thriller erotico soft. Soft sia come thriller, che come film erotico. Pellicole come queste però un po' mancavano nel panorama cinematografico attuale. O almeno, a me un po' mancavano, nonostante questo non sia un nuovo Basic Instinct e nemmeno un nuovo Cose molto cattive.

E poi Ana de Armas che canta in italiano vale da sola la visione del film. O anche Ana de Armas che mangia una mela. O anche Ana de Armas che fa una qualsiasi cosa. Avrei potuto dire pure Ana de Armas senza veli, ma non volevo fare il solito porcellone. Mi chiamo mica Adrian Lyne, io.


Sì, certo, come thriller è un po' una cazzata e la parte finale fa schiantare dalle risate, ma io tutto sommato mi sono divertito. Merito di Ana?
Spoiler alert: sì. E un filo anche delle lumache allevate da Ben Affleck (ma perché???).
(voto 6/10)

"Ecco il vero motivo per cui io e Ana ci siamo lasciati: mi ha beccato mentre facevo all'amore con una sexy lumaca."




The Fallout: la crisi segreta di una teenager americana

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The Fallout

Faccio coming out: Corrado Guzzanti non mi fa ridere. Penserete che sono pazzo e tra poco ne avrete la certezza, promesso. Riconosco che è un comico di talento, anche se non è Maccio Capatonda e nemmeno la fantastica signora Maisel. Io mi sforzo pure a trovare divertenti le sue battute e le sue gag, perché è uno di quei comici intelligenti e di classe che fa figo dire che ti piacciono. Non come Cipollino. Solo che al riso, come al cuore, non si comanda. Non è che puoi decidere cosa ti fa ridere e cosa no. Tanto per la cronaca, nemmeno Cipollino mi fa ridere.

Cosa c'entra Corrado Guzzanti con il film di cui vi parlo oggi?

"Io ancora non l'ho capito."

Niente, e non è nemmeno questa la conferma che sono matto. Da legare. Quella la avrete quando scoprirete di cosa parla il film. Era solo per dire che The Fallout mi ha fatto ridere più di Corrado Guzzanti.

The Fallout parte da una sparatoria in un liceo. Diverse altre pellicole hanno affrontato lo stesso tema, da Bowling a Columbine ad Elephant, fino al recente Run Hide Fight - Sotto assedio, questo però lo fa in una maniera differente. Non è tanto sulla sparatoria in sé, quanto su quanto succede dopo.

"Con un tema del genere, è davvero difficile trattenere le risate."

E cosa succede dopo?

La risposta può essere sintetizzata con alcuni versi del brano "La crisi" dei Bluvertigo:

"Quando inizia una crisi è un po' tutto concesso, quasi come a Carnevale. [...]
So che rimarrò un po' assente da scuola. [...]
Sta finendo la crisi e ogni volta che passa una crisi
resta qualche traccia
infatti ultimamente rido per niente
e non mi nascondo più facilmente"

Questa folgorante opera prima è scritta e diretta dall'esordiente Megan Park. Una che come attrice è conosciuta soprattutto per la parte della biondina verginella puritana Grace Bowman nella serie La vita segreta di una teenager americana. Una che come attrice, diciamolo, non è che sembrasse un fenomeno, mentre come regista e sceneggiatrice ha un talento notevole e credo in futuro lo dimostrerà ancora.

"Il mio film ha ben poco a che fare con La vita segreta di una teenager americana, ve lo assicuro."

La fenomenale protagonista di The Fallout è Jenna Ortega, già vista nella serie You e nell'ultimo Scream, che presto sarà Mercoledì Addams nella serie Wednesday di Tim Burton. Un incrocio tra Christina Ricci e Camila Cabello che qui tira fuori una performance da Oscar. A dirla tutta, l'ho preferita a tutte le attrici nominate agli Oscar quest'anno. Sì, forse anche a Kristen Stewart nei panni di Lady Diana. Di sicuro l'ho preferita alla mia amata Jessica Chastain in quella pagliacciata de Gli occhi di Tammy Faye, film premiato quest'anno con due statuette e nessuno sa come o perché sia potuta succedere una cosa del genere.

"Pronto?
Ghostface, sei ancora tu?!?
Sto girando un altro film. La smetti di chiamarmi?"

Nel cast c'è anche Maddie Ziegler, che riscatta la sua interpretazione sfortunata e inopportuna nel disastroso Music di Sia.


E in un piccolo ruolo c'è anche Shailene Woodley, che dimostra così di essere rimasta in buoni rapporti con Megan Park anche dopo la conclusione de La vita segreta di una teenager americana.

"In realtà ci siamo sempre odiate!"

The Fallout è un film sorprendente. Non è una visione triste e deprimente come si potrebbe immaginare da quello che racconta. Cioè, un po' lo è, ma è anche una pellicola piena di vita, con alcuni momenti folli e divertenti. Sì, personalmente mi ha fatto ridere più di Corrado Guzzanti. Non è però che mi ha fatto ridere tutto il tempo. Sono pazzo, ma non fino a questo punto. A tratti mi ha anche fatto piangere. Questo mi fa apparire ancora più matto?
(voto 7,5/10)





Apollo 10 e mezzo, un film da 8 e mezzo

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Apollo 10 e mezzo
Titolo originale: Apollo 10 1⁄2: A Space Age Childhood








(voto 8 e mezzo/10)




C’mon C’mon, sottotitolo: Bella zio!

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C’mon C’mon

Ci sono film destinati ad entrare nella Storia del Cinema, altri destinati ad entrare soltanto nel cuoricino di alcuni spettatori. Cosa che comunque mica è poco. Per quanto ben girato in un affascinante bianco e nero, difficilmente C’mon C’mon entrerà nella Storia del Cinema. In compenso un posto nel mio cuoricino se l’è già guadagnato. Ma quanto ca**o sono sdolcinato?


Il motivo è semplice. Fare lo zio è una delle cose che adoro di più in assoluto. È un ruolo che può dare le stesse gioie dell’essere genitore 1 o genitore 2, senza però le responsabilità che comporta essere genitore 1 o genitore 2.

Al cinema, la figura dello zio non è che sia stata al centro di molti film. Al momento, mi vengono in mente giusto Io e zio Buck, con un irresistibile John Candy...


...e più di recente Zio Frank, con Paul Bettany.


Sì, c'è anche Il bar delle grandi speranze, con zio Ben Affleck, solo che il suo personaggio non è che sia poi così protagonista e avrebbe meritato un maggiore spazio.


Titoli a cui ora si aggiunge C’mon C’mon. La storia è quella di una madre (Gaby Hoffman, curiosamente anche nel cast di Io e zio Buck) che affida per qualche giorno il figlio di 9 anni, un uomo in miniatura interpretato dal sorprendente Woody Norman, al fratello, zio Joaquin Phoenix. Il film è incentrato sul rapporto tra zio e nipote, ed è qui che offre il suo meglio, ma anche su una serie di interviste che Joaquin Phoenix fa per lavoro. Nonostante siano interessanti e ricche di spunti, queste alla lunga appesantiscono un po’ la visione, travolgendo lo spettatore con fiumi di parole onnipresenti, persino sui titoli di coda.

"Zio, invece della favola della buona notte, mi leggeresti Pensieri Cannibali?"
"No, quel sito non è adatto ai bambini."

Per quanto troppo verboso e non riuscito al 100%, il film riesce comunque a farsi voler bene e ha il grande merito di dare il giusto risalto a una figura spesso sottovalutata, dal cinema così come dalla società in generale. Quindi viva C’mon C’mon e, soprattutto, viva gli zii!
(voto 7/10)

"Mio Dio, questo sito non dovrebbe essere letto nemmeno dagli adulti."




Film che sono piaciuti a (quasi) tutti tranne a me

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Spider-Man: No Way Home

Spider-Man: No Way Home è stato accompagnato da un hype clamoroso come non si vedeva dai tempi del Titanic, è stato accolto alla grande da pubblico e critica, è diventato il maggior incasso mondiale in epoca di pandemia, c'è chi lo voleva persino candidato agli Oscar per la miglior pellicola dell'anno. Ma solo io l'ho trovato uno dei film più ridicoli usciti negli ultimi tempi?


La trama sembra quella della parodia di un cinecomic. In pratica, l'incontentabile Peter Parker costringe a una serie di modifiche continue un incantesimo dello stregone Doctor Strange, cosa che provoca l'arrivo di tutti quelli che conoscono la sua vera identità dai vari multiversi paralleli. Un espediente narrativo allucinante, che si rivela giusto una scusa per riportare sul grande schermo i precedenti interpreti di Spider-Man. Posso ancora capire la nostalgia per Tobey Maguire, ma quella per Andrew Garfield no. Ai tempi dell'uscita dei suoi poco Amazing Spider-Man non se l'era filato nessuno, e adesso tutti lo vogliono?!?
Di questo passo a cosa arriveremo: alla rivalutazione dei cinepanettoni con Massimo Boldi e Christian De Sica?

"Perché, non sono già stati rivalutati?"

Spider-Man: No Way Home si salva parzialmente grazie all'uso dell'ironia e a Zendaya, ma non è comunque abbastanza per giustificare tutto l'entusiasmo nei confronti di quello che è a tutti gli effetti un episodio medio-scarso del già scarso Marvel Cinematic Universe. Ma forse sono io che provengo da un multiverso strano in cui l'esaltazione nei confronti di questi risibili cinecomichini non esiste.
E poi, sinceramente, a me di Spider-Man ne bastava e avanzava uno solo. Tre tutti insieme anche no, grazie.
(voto 5/10)




Tick, Tick... Boom!

Con Andrew Garfield ho un rapporto strano. Alcuni dei suoi film più celebri ed esaltati, come il sopracitato Spider-Man: No Way Home, Silence, La battaglia di Hacksaw Ridge, Gli occhi di Tammy Faye e questo Tick, Tick... Boom! mi hanno fatto pena. A questo punto si potrebbe pensare che odi tutto ciò che fa, ma così non è assolutamente. Ero tra i pochi ad aver apprezzato il suo ingaggio come nuovo Peter Parker in The Amazing Spider-Man, dopo averlo visto nell'interessante Boy A, nel notevole Non lasciarmi e nel capolavoro dei nostri tempi The Social Network. E sono tra i pochi al mondo ad aver adorato i sottovalutati Under the Silver Lake e Nessuno di speciale (Mainstream).


Insomma, di solito il mio pensiero nei confronti di ciò che fa Andrew Garfield è l'opposto di ciò che pensa il resto del mondo. Così la sua interpretazione in Tick, Tick... Boom! è stata accolta come una performance da Oscar, mentre a me è solo sembrata la brutta copia di quanto il gatto Garfield aveva fatto nel sopracitato Nessuno di speciale, dov'era davvero qualcuno di speciale.

Quanto al film in generale, Tick, Tick... Boom! è tutto ciò che non mi piace in un musical, con le sue canzoncine da Broadway e i suoi personaggi sopra le righe in maniera esasperante. D'altra parte i musical sono come i lavori con Andrew Garfield: o li amo o li odio, non ci sono vie di mezzo.
(voto 4,5/10)



La fiera delle illusioni - Nightmare Alley

Guillermo del Toro illude, con una prima parte che possiede un certo fascino retrò stile La forma dell'acqua - The Shape of Water. Solo che il titolo italiano del film è più premonitore che mai. Questo film è una fiera delle illusioni, che non decolla mai e anzi nella seconda parte precipita, trasformandosi in un thrillerino inverosimile, pieno di buchi di trama, svolte assurde, personaggi femminili stereotipati e monodimensionali, un protagonista maschile con un livello di carisma prossimo allo zero e una conclusione tragicomica.

"Cosa stiamo guardando?"
"Noi che buttiamo all'aria un film promettente."

E il tanto vociferato nudo frontale di Bradley Cooper?
Non che mi interessasse particolarmente, ma è anch'esso soltanto... un'illusione.
(voto 5/10)



Il potere del cane
"Guarda quella montagna: non ti sembra che abbia la forma di un cane?"
"Veramente a me sembra più che altro un culo."

Bau bau bau.
Bau bau bauuu, bau!

Traduzione: Il potere del cane è un film sopravvalutato.
E comunque, con un titolo del genere ci aspettavamo come protagonista un cane, e che cazzo!
(voto 5,5/10)

"Il film si chiama Il potere del cane e noi andiamo in giro con dei cavalli."
"Qua c'è qualcosa che non ci dicono. Sento odore di gomblottoh."
"Mi sa che questo è odore di qualcos'altro..."




La musica di Aprile 2022 che dovreste sentire, o almeno sforzarvi di farlo

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Un po' di canzoni e di album cui vi consiglio di prestare orecchio.
Più una manciata bonus di cose che forse è meglio non sentire, giusto per non farvi mancare niente.



Canzoni Top

#4 Lizzo "About Damn Time"

Are you ready to party?
Lizzo è tornata con un singolo per fare festa, che ricorda la Disco anni '70, l'ultimo album di Dua Lipa e "Alright" di Jamiroquai. Dopo tanta musica deprimente che si sente da queste parti, it's about damn time. Era ora, dannazione!

 


#3 Jon Spencer & the HITmakers "Junk Man"

La cattiva notizia è che i Jon Spencer Blues Explosion non esistono più.
La buona notizia è che Jon Spencer continua a fare musica con la sua nuova band, gli HITmakers, che hanno appena pubblicato il loro interessante album di debutto ed è pure trascinato da un pezzo fa-vo-lo-so: "Junk Man".



#2 100 gecs "Doritos & Fritos"

I 100 gecs sono uno dei gruppi più folli e imprevedibili oggi in circolazione e con il loro nuovo singolo alzano ulteriormente l'asticella dell'assurdità. Un'assurdità che però funziona. A metà strada tra ska-punk e alternative rock anni '90, "Doritos & Fritos"è qualcosa che spakka 'na cifra!
Assurdo, vero?

 


#1 Harry Styles "As It Was"

Dopo le sonorità soft rock anni '70 dei due precedenti lavori, Harry Styles questa volta sembra aver cambiato decennio di riferimento. Il suo nuovo singolo "As It Was"è come uno di quei pezzi synth pop 80s alla "Take on Me" degli A-Ha o alla "Just Can't Get Enough" dei Depeche Mode, svuotato dell'allegria kitsch e paninara tipica di quegli anni e arricchito da un velo di malinconia.
Per me ci siamo, stiloso Harry.

 



Album da ascoltare

#5 Red Hot Chili Peppers "Unlimited Love"

I Red Hot Chili Peppers non sono mai stati uno dei miei gruppi preferiti in assoluto, eppure sono sicuramente un pezzo fondamentale della mia crescita musicale. "Californication"è uscito nel 1999, avevo 17 anni, l'ho comprato in un negozio di dischi a Brighton, in Inghilterra, durante la mia prima vacanza da "adulto", lontano da casa e senza i genitori. Ha fatto parte della colonna sonora di quell'estate e più in generale della mia vita e quindi ho accolto con felicità il recente rientro nel gruppo, per la seconda volta, di Jack John Frusciante.

"Unlimited Love" non è però un "Californication - Parte 2", né tantomeno un "Blood Sugar Sex Magik - Parte 2" e alla fine dei conti è meglio così. Anthony Kiedis, Flea e Chad Smith sono sui 60 anni, John Frusciante ne ha 52 anni, insomma non sono più dei ragazzini e questo nuovo lavoro li mostra più maturi, riflessivi, a raccontarla tutta anche più lenti e a tratti più noiosi.

"Unlimited Love"è un perfetto disco da boomer, con tutti i pregi e i difetti del caso. Dura quasi 74 minuti, che una volta era la durata massima dei CD, contiene vari riempitivi, ma ha anche il respiro da album d'altri tempi. Quelli che amavamo quando erano giovani loro, ed eravamo giovani noi. Pur lontano dall'essere rivoluzionario o imprescindibile, è un lavoro che mantiene fede al suo titolo: io per i RHCP continuo a provare un amore, o se non altro un affetto, illimitato.

 


#4 Camila Cabello "Familia"

Camila Cabello ha pubblicato un album davvero valido. No, sul serio. Lo so che quando parlo di lei di solito lo faccio con gli occhi dell'amore 😍 e non sono obiettivo. "Familia" però è come le serie Netflix più riuscite: ha un'ispirazione nazionale, in questo caso cubana, ma un respiro internazionale.

 


#3 Wet Leg "Wet Leg"

Il disco indie-rock dell'anno. L'album di debutto del 2022 da non perdere. La next big thing della scena musicale alternativa mondiale.

Potete credere all'hype e pure a me, oppure no. Io comunque fossi in voi un ascolto alle Wet Leg lo darei. Oltre al singolone "Chaise Longue" c'è di più e il loro primo omonimo album suona alla grande dall'inizio alla fine. Soltanto il tempo ci dirà se sarà destinato a essere ricordato come "Is This It" degli Strokes o "Whatever People Say I'm, That's What I'm Not" degli Arctic Monkeys, comunque era da tempo che non si sentiva un esordio rock'n'roll così fresco e rigenerante.

 


#2 King Hannah "I'm Not Sorry, I Was Just Being Me"

Se vi piace PJ Harvey, e non vedo motivi razionali per cui non vi debba piacere, con i King Hannah andate sul sicuro. La cantante di questo duo britannico ha infatti una voce che ricorda proprio quella di PJ. Detto questo, i King Hannah hanno un suono loro, molto personale, ipnotico, che ti cresce dentro ascolto dopo ascolto. Il loro album di debutto vi si insinuerà nel cuore e nella testa, fino a che non potrete più farne a meno.

Sono loro il nuovo gruppo di culto del 2022?
Mi sa tanto di sì.

 


#1 Fontaines D.C. "Skinty Fia"

Un album importante, forte, ispirato, d'impatto, ma anche ostico e difficile da penetrare. Questa è l'impressione che ho avuto dal primo ascolto del terzo atteso album degli irlandesi Fontaines D.C..

Un disco emozionante, che ci mette un po' ad arrivare, ma arriva, eccome. Questa è l'impressione che ho avuto con gli ascolti successivi, ed è questa la cosa più importante. Un lavoro ossessivo, da ascoltare in maniera ossessiva, che poco a poco rivela tutta la sua impressionante bellezza e grandezza.

L'unica cosa che sembra ancora mancare ai Fontaines D.C. è la hit capace di conquistare il grande pubblico. Un pezzo come "Love Will Tear Us Apart" per i Joy Division, "Smells Like Teen Spirit" per i Nirvana o "Creep" per i Radiohead, giusto per citare altri gruppi che non hanno mai fatto della ricerca del successo a tutti i costi la loro missione primaria.

"Skinty Fia" (titolo che riprende una vecchia imprecazione irlandese) è l'album destinato a consacrarli definitivamente tra la critica e i nerd musicali, ma probabilmente non ancora quello in grado di farli diventare un gruppo di massa. E forse, per i nerd musicali come me che possono continuare a coccolarseli tutti per loro, è meglio così.

 



Guilty Pleasure
Sangiovanni

L'anno scorso bollavo Sangiovanni come il re, o meglio il principino dei bimbiminkia. 🤴
Quest'anno mi ritrovo a cantare la sanremese "Farfalle"🦋 e a gradire, moderatamente ma pur sempre a gradire, il suo album d'esordio "Cadere Volare", così come anche il singolo realizzato in collaborazione con Mecna e Coco (chiunque essi siano) e pure il suo nuovo pezzo "Scossa", che accompagna il trailer della stagione finale di Summertime (giusto per rimanere in tema di guilty pleasure).
Grazie Sangio, la mia trasformazione in un bimbominkia può insomma definirsi completata. 👍

 


Cotta del mese
Matilda Mann

Direttamente da Londra, una nuova cantautrice che affascina per la sua musica indie-pop diretta e per il neo sul suo faccino. Ne sentiremo parlare ancora, I think. O almeno è probabile che ne sentirete parlare ancora qui su Pensieri Cannibali.

 


Live del mese
Billie Eilish ft. Damon Albarn @Coachella

Damon Albarn che sbuca fuori durante l'esibizione di Billie Eilish al Coachella è stata la sorpresa di Pasqua più bella di sempre.

"Damon ha cambiato la mia vita in molti modi e ha cambiato la mia visione di ciò che la musica, l'arte e la creatività potrebbero essere", ha detto Billie presentandolo sul palco, ed è la stessa identica cosa che potrei dire anch'io. Se solo mi esibissi al Coachella insieme a lui.

 


Tappi per le orecchie Award
Pink Floyd feat. Andriy Khlyvnyuk of Boombox "Hey Hey Rise Up"

Hey hey, i Pink Floyd sono tornati con un singolo in supporto del popolo ucraino. Nobile l'intento, ai limiti dell'inascoltabile il risultato. Era dal 1994 che non proponevano della musica nuova e certo che in appena 28 anni potevano anche comporre qualcosa di leggermente migliore di 'sta roba.

 


Non è una canzone, ma un inno alla stonatura Award
Jovanotti, Sixpm "I Love You Baby"

A me Jovanotti piace anche, o se non altro non mi dispiace troppo. Il suo nuovo singolo "I Love You Baby"è però una dura prova di resistenza. Va bene voler sdoganare la stonatura, Lorenzo, ma così non è un po' troppo?





Ma dici sul serie? Le serie (più o meno) per tutti i gusti di Aprile 2022

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Ecco alcune serie uscite nelle ultime settimane da non perdere.
E altre da perdere eccome.



Da vedere

Bang Bang Baby
(stagione 1, episodi 1-2)

Ci si può innamorare di una serie?
I maniaci seriali come me sapranno benissimo che la risposta è: “Sì, assolutamente sì!”.
I maniaci seriali come me sapranno benissimo anche che tale amore a volte è persino più forte di quello verso alcune persone.

Questo per dire che tra me e Bang Bang Baby è stato amore a prima vista. Una serie ambientata negli anni '80, con atmosfere tra Donnie Darko e Stranger Things ma con una forte identità italiana, a partire dai riferimenti iniziali alle pubblicità delle Big Babol e dei Sofficini, una regia stellare che a tratti mi ha ricordato il Dario Argento di Suspiria e il Brian De Palma di Carrie - Lo sguardo di Satana, con uno sguardo però più contemporaneo alla Euphoria, un'ottima colonna sonora (Echo & the Bunnymen, Talking Heads, Yello, Nada, etc.), una buona recitazione, cosa che per una produzione tricolore non è affatto scontata, una protagonista rivelazione (Arianna Becheroni), e una trama imprevedibile, che in ogni momento non sai dove voglia portarti.


È tutto così maledettamente meraviglioso che ogni tanto durante la visione mi davo dei pizzicottini sulle braccia per provare che ero sveglio e non stavo sognando. A dirla tutta, la componente criminale della storia è quella che per ora mi convince meno, però le serie, così come le persone, le si ama anche per i loro difetti e per i loro limiti. E io questa Bang Bang Baby sento già di amarla.


The Dropout
(stagione 1)

Cambiare il mondo. Un sogno che hanno in molti, tra cui Elizabeth Holmes, in questa serie interpretata da una pazzeska Amanda Seyfried, la giovane fondatrice della società di biotecnologie Theranos. Grande ammiratrice di Steve Jobs, ha cercato di trasformare la sua compagnia nella Apple del campo medico. Ci sarà riuscita? Il mondo l'avrà cambiato in meglio, oppure in peggio? Questa serie, che pare un incrocio tra Dopesick, Dr. Death e WeCrashed, merita di essere vista? E Amanda Seyfried merita di vincere un Emmy e/o un Golden Globe per la sua performance?


Alle prime due domande lascio a voi l'onore di trovare una risposta, mentre alle altre due rispondo con un convinto: "Sì, ca**o!".

"Ma tu sei Sayid di Lost, oppure sei suo nonno?"


Scissione (Severance)
(stagione 1)

Da quando mi sono sottoposto alla procedura di Scissione, ho una doppia vita. Quando sono al lavoro sono una persona, quando non sono al lavoro sono un'altra persona, che non conosco e di cui non ho ricordi. Qual è il mio lavoro?


Non lo so. Essendomi sottoposto alla Scissione, non lo ricordo. Nel tempo libero comunque guardo serie TV. Credo, se la memoria non m'inganna. Di recente ne ho vista una, bella ma non il capolavoro di cui parlano alcuni, che parla di una vicenda simile alla mia, in cui i dipendenti della Lumon Industries sono sottoposti alla procedura di Scissione. In ufficio fanno un lavoro misterioso, che manco loro sanno in cosa consiste. Quando staccano dal lavoro, staccano letteralmente, nel senso che una volta fuori non sanno cos'hanno fatto in ufficio e hanno tutta un'altra vita.

"Adesso stiamo lavorando o stiamo vivendo?"
"C'è differenza?"

All'inizio è una cosa un po' complessa da capire, me ne rendo conto, e i ritmi sonnacchiosi dei primi episodi non aiutano. A un certo punto però scatta qualcosa. La freddezza si scioglie e i personaggi cominciano a mostrare la loro anima, così come la serie. Distopica e fantascientifica, forse, o forse una rappresentazione un filo esagerata ma anche piuttosto realistica della vita in alcune aziende. Se però vi trovate in una situazione simile, mi sa che per voi è ora di prendere in considerazione la possibilità di cambiare lavoro.

"E questa sarebbe una recensione?"
"Ma non l'hanno ancora licenziato, questo Cannibal Kid?"


Single Drunk Female
(stagione 1)

Guardare Single Drunk Female è come farsi gli shottini. Uno tira l'altro. All'inizio sembra una cosa da niente, poi dopo che te ne sei fatti un po' cominci a essere brillo e non riesci più a smettere. Non vuoi più smettere.

Attenzione: Single Drunk Female crea dipendenza. Una volta arrivati alla fine della prima stagione, per liberarvene potreste avere bisogno di frequentare i Bingewatchisti Anonimi. Per fortuna è stata appena rinnovata per una seconda stagione. Un brindisi per festeggiare!

"E adesso che l'ho finita cosa mi bev... volevo dire: come mi guardo?"


Volevo fare la rockstar
(stagione 2)

Volete guardare una serie italiana bella, oltre a Bang Bang Baby?
No, non vi sto per consigliare Don Matteo. Non mi sono ancora bevuto del tutto il cervello. Restiamo comunque in territorio Rai, ebbene sì. Volevo fare la rockstar è passata su Rai 2 e la potete trovare su RaiPlay. La seconda stagione resta ai livelli della prima e si fa guardare che è un piacere. In più è una serie tratta da un blog, quindi come potrebbe non starmi simpatica?

"Una serie tratta da un blog?
Ma che assurdità è mai questa?"



Da evitare

Servant of the People
(stagione 1, episodio 1)

È arrivata anche in Italia la serie con Volodymyr Zelenskyj, che racconta la storia di un uomo comune che a sorpresa diventa il presidente dell'Ucraina. Cosa poi successa, dopo il successo in patria della serie, allo stesso Zelenskyj. Per la serie: la vita che imita l'arte.


Ero molto curioso di dare uno sguardo a Servant of the People e, dopo averlo fatto, ne sono pentito. Questa è una serie di livello a dir poco scadente, molto amatoriale a livello di regia, scrittura, recitazione, e come comedy satirica non fa ridere manco per sbaglio. Se non fosse successo quello che è successo, non avrebbe mai varcato i confini ucraini. Se a ciò aggiungiamo un pessimo doppiaggio italiano, realizzato in maniera frettolosa e con un Luca Bizzarri del tutto inadatto, il disastro è completo.


Spero vivamente per il bene dell'Ucraina e del mondo intero che Zelenskyi riveli doti da politico e stratega militare migliori di quelle da attore, altrimenti sono e siamo fregati.




Moon Knight
(stagione 1, episodi 1-2)

Con le serie Marvel può succedere di tutto. Avevo apprezzato parecchio, e trovato a tratti geniale, WandaVision, avevo adorato quella deliziosa cacchiatella natalizia di Hawkeye, mi ero annoiato parecchio con l'inutile The Falcon and the Winter Soldier e avevo detestato l'ambiziosa e per nulla riuscita Loki.

Come sta andando con Moon Knight?


La partenza faceva anche sperare abbastanza bene, con i suoi richiami a Split che, pur essendo uno degli Shyamalan che ho gradito di meno è pur sempre uno Shyamalan. Ben presto però la serie rivela la sua vera natura: quella di solita porcheruola Marvel, in cui una discreta dose di umorismo cerca di rendere più sopportabile una vicenda ridicola che fa acqua da tutte le parti.

Nota di merito in ogni caso per la buona interpretazione del protagonista Oscar Isaac. Per il resto, consiglio a voi e a tutte le vostre personalità di girare alla larga.



Guilty Pleasure
Élite
(stagione 5)

It's not porn, it's Élite.
No es porno, es Élite.
Giunta alla quinta stagione, questa serie adolescenziale spagnola non mi ha ancora stufato. Nonostante dei membri del cast originale ne rimangano (in vita) sempre meno. E nonostante la componente soft-porno (manco tanto soft) sia sempre più preponderante su quella thriller. O probabilmente proprio per questo.



Cotta del momento
Simone Ashley (Bridgerton)

Sono come il Visconte Anthony Bridgerton.
No, non intendo fisicamente, purtroppo. Intendo nel senso che anch'io all'inizio trovavo la Miss Kate Sharma interpretata da Simone Ashley piuttosto irritante. Poi però, come spesso capita in questi casi, il fastidio si è trasformato in qualcos'altro ed episodio dopo episodio me ne sono innamorato. Più dell'attrice che del personaggio, a dirla tutta.
Ah, sono proprio come Anthony Bridgerton. Sì, insomma, più o meno.




Italians do it better, sometimes, and sometimes they don't

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Freaks Out

"Les freaks c'est chic", si dice in Francia. O più che altro lo cantavano gli Chic. A Roma invece se dice: "Li mostracci vostri!". Credo.

Freaks Out è la storia di un gruppo di freaks di Roma che lavorano in un circo nel mezzo della Seconda Guerra Mondiale e hanno dei superpoteri. C'è la ragazza che autoproduce elettricità, che in questo periodo storico tornerebbe parecchio utile per risolvere la crisi energetica.


C'è il ragazzo albino che controlla gli insetti. Potere abbastanza schifoso, ma che rivelerà la sua utilità. Più o meno.


C'è l'uomo bestia dotato di una forza sovrumana.
Claudio Santamaria, sei davvero tu?


E c'è il nano con la capacità di controllare gli oggetti metallici. Perché, chi non vuole controllare gli oggetti metallici nella vita?


Insomma: Avengers, levateve!

Anche se, a dirla tutta, il personaggio del film che rimane più impresso è il villain Franz interpretato dall'attore tedesco Franz Rogowski.


Più che i cinecomics Marvel, Freaks Out mi ha ricordato una versione storica di Freaks!, la webserie italiana con Willwoosh, al secolo Guglielmo Scilla, con l'aggiunta di un tocco di Heroes. Così come il precedente Lo chiamavano Jeeg Robot, anche questo nuovo lavoro di Gabriele Mainetti è un prodotto dal respiro internazionale, che però non dimentica la sua identità nazionale, o meglio romanesca.

La componente che mi ha convinto meno è quella più action/bellica, che ha comunque il sopravvento soltanto nella parte finale, ma tutto sommato rispetto ai blockbuster "rivali" statunitensi Freaks Out ha più anima, cuore, idee. Insomma, è mejo.
(voto 7+/10)



Diabolik

Mai letto il fumetto, mai visto il film omonimo diretto nel 1968 da Mario Bava, mai provato interesse nei suoi confronti fino alla notizia dell'ingaggio di Miriam Leone nei panni di Eva Kant.


La mia prima volta con Diabolik è quindi stata con la nuova pellicola diretta da Manetti Bros. e devo dire che mi ha sorpreso in positivo. Anche in questo caso, come in quello di Freaks Out, personaggi e trama potrebbero far pensare a una via italiana al cinecomic americano. In realtà, Diabolik è più un heist movie d'altri tempi con atmosfere retrò ricche di fascino da giallo hitchcockiano.


E a proposito di fascino, l'Eva Kant di Miriam Leone non è una tipica femme fatale bidimensionale, quanto una figura femminile forte e sfaccettata.

"Cosa? Non ha detto che sei anche fregna?!?"
"Non ci sono proprio più i Pensieri Cannibali di una volta."

A ciò aggiungiamo pure la solita garanzia Valerio Mastandrea, un paio di belle canzoni originali composte da Manuel Agnelli e a sorpresa mi ritrovo a essere quasi un fan di Diabolik. Giusto con quei 60 anni di ritardo rispetto alla prima pubblicazione del fumetto, ma chi li conta?
(voto 7/10)



Supereroi

Non c'è niente da fare. I Supereroi ormai ce li troviamo ovunque. Persino dentro a quella che a tutti gli effetti è una pellicola romantica, un boy meets girl movie che racconta la storia tra un (noioso) professore di fisica interpretato da Alessandro Borghi e una (non noiosa) fumettista interpretata da Jasmine Trinca.

"Qual è il tuo supereroe preferito?"
"Che domande: Posaman, ovviamente."

Ciò che non va in questo film paradossalmente è che proprio l'aspetto fumettistico, che in teoria dovrebbe distinguerlo da altri lavori sentimentali simili, è sfruttato troppo poco. Paolo Genovese, che ha tratto la pellicola dal suo stesso romanzo omonimo, ha avuto una buona idea, una chiave più o meno originale per raccontare una storia d'amore in maniera diversa dal solito. Solo che poi l'ha accantonata e Supereroi finisce così per essere proprio una classica, già vista storia d'amore strappalacrime. Che di lacrime però non è riuscita a strapparne una manco a un piagnone amante di questo genere di film come me.
(voto 5,5/10)



La scuola cattolica

Il film sul Massacro del Circeo tratto dall'omonimo romanzo vincitore del Premio Strega scritto da Edoardo Albinati poteva essere un lavoro enorme, potente, devastante. Così non è.

Non è però nemmeno un lavoro da massacrare totalmente come fatto da alcuni critici cattivoni all'indomani della sua presentazione alla 78ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia. I suoi pregi?

A tratti ricorda Romanzo crimanale, in altri momenti (molto) vagamente Il giardino delle vergini suicide, sul finale gioca dalle parti di Funny Games. Ha inoltre un bel cast di giovani che credo vedremo ancora, insieme a volti noti che restano purtroppo un po' troppo in ombra.


Il problema è che dentro ha persino troppa roba. Inserisce un sacco di personaggi e di tematiche differenti, senza svilupparle tutte a sufficienza. È troppo pasticciato. Troppo fuori fuoco. Il regista Stefano Mordini deve studiare ancora un po' non alla scuola cattolica, ma a quella del Cinema, e poi potrebbe essere pronto per raccontare una storia forte come questa in maniera più adeguata. Per adesso è rimandato agli esami riparatori, se esistono ancora.
(voto 6-/10)



Tre piani

Tre piani, ma anche uno solo bastava.
È vero che viviamo in un'epoca imprevedibile, in cui stanno succedendo un sacco di cose assurde, però un film così brutto da Nanni Moretti me lo aspettavo ancora meno dello schiaffo di Will Smith agli Oscar.
(voto 3/10)




Figa, in città è arrivato il Batman

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The Batman

Figa, in città è arrivato il Batman. Quale città?
Boh, non riesco a capire se siamo a Milano o a Gotham City, in fondo si assomigliano, entrambe avvolte nella scighera come sono. In tutto il mondo lo chiamano solo Batman. Qua a Milano invece lo chiamiamo il Batman. Anche se, più che il solito Batman pieno di danè playboy e cummenda, figlio di un baùscia, sembra un incrocio tra il Kurt Cobain e lo Sherlock Holmes.

"Veramente, più che altro io mi ispiro ai My Chemical Romance"

Nonostante il regista e sceneggiatore Matt Reeves abbia dichiarato di essersi ispirato soprattutto al Kurt, finisce per ricordare soprattutto lo Sherlock. Anzi, lo Sherlock gli fa una pippa. Figa, com'è che il Batman capisce subito tutti gli indizi e risolve immediatamente ogni indovinello? Chi è, Mandrake?

Nei panni del Batman darkone c'è il Robert Pattinson. Sì, quello che faceva il vampiro fighetta, l'Edward Cullen di Twilight. Uno che non deve aver mai preso un giorno di sun in vita sua. Figa, quasi quasi per Natale gli regalo un abbonamento al mio solarium, e anche una bella scorta di crema protezione children che se no mi si scotta il bel visino, povera stella. Té, ciapa lì 'sta crema.

"Ricordo che una volta da piccolo presi il sole... cioè, sì, insomma, forse."

Poi c'è il Pinguino, che mi ricorda qualcuno...
Sul serio è il Colin Farrell? Ma che ha fatto? Il Pinguino se l'è mangiato per breakfast?
Nonostante la sua impressionante trasformazione fisica, il personaggio finisce presto nel dimenticatoio. Dopo un po' comunque ho capito chi mi ricorda. Più che il Colin Farrell, sembra il Robert De Niro imbruttito.


Chi non è imbruttita di certo è invece la Zoë Kravitz, la figlia del Lenny. La novella Catwoman. Ho sempre avuto un debole per i gatti, ma lei li batte tutti.


Il villain principale della pellicola è l'Enigmista, quello che fa tutti gli indovinelli che il Batman risolve in un nanosecondo. Mi viene il doubt che siano un po' troppo semplici. Roba che sulla Settimana Enigmistica non troverebbero mai spazio. Figa, quello sulla giustizia ad esempio l'ha risolto pure un pirla come il sottoscritto che non ha mai azzeccato un indovinello in vita sua.

L'Enigmista dovrebbe provare a fargli l'inganno della cadrega. Voglio vedere se il Batman riuscirebbe a superare anche quello.

"Che sonno!
Ma non finisce più 'sto film?"

Nella sua parte c'è un Paul Dano che sinceramente mi aspettavo più inquietante, invece finisce per essere più che altro insipido. A 'sto punto ho preferito l'Enigmista sopra le righe interpretato da uno scatenato Jim Carrey in Batman Forever di Joel Schumacher. A dirla tutta, ho preferito Batman Forever in generale a questo The Batman eccessivamente ambizioso e serioso.

"Anche io ero serioso!"

No, non gli ho preferito pure il catastrofico Batman & Robin, però questo The Batman m'è sembrato partire bene, e poi diventare sempre più inconcludente e sfiancante. Tre ore di film su un uomo pipistrello sono davvero troppe. Anche solo un'ora e mezza sarebbe bastata per 'sto cinecomic emo, un vorrei essere Seven ma non posso.


Esteticamente ha il suo fascino da bello e dannato, il Batman, solo che la sceneggiatura è ben poca cosa, ricca com'è di dialoghi banalotti, personaggi senza spessore e una trama thriller dallo sviluppo prevedibile.

Siamo quindi ben lontani dal Capolavoro di cui hanno starnazzato alcuni, e siamo pure lontani da Il cavaliere oscuro che, complice la pazzesca interpretazione di Heath Ledger, resta sempre un gradino sopra gli altri batmovies e di cui questo pare giusto una brutta copia.


The Batman ha comunque un indubbio merito: aver fatto conoscere “Something in the Way” e più in generale i Nirvana a una nuova generazione di bimbiminkia.

Per il resto, ma va a da' via i ciapp, faccia da pirla mascherata!
(voto 5/10)





Metal Lords, il film pop per metallari dal cuore tenero

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OH, FINALMENTE HANNO FATTO UN FILM SUL METAL!

VIVA IL METALLOOO! 🤘

CHISSÀ SE È PRESENTE QUALCHE SACRIFICIO UMANO, O SE NON ALTRO ANIMALE? 🐯

METTIAMO UN PO' SU 'STO METAL LORDS E VEDIAMO COME VA, PORCO IL MONDO!


Metal Lords

PARTE IL FILM E C'È SUBITO QUALCOSA CHE NON MI CONVINCE: NON VEDO ANCORA NESSUN RITO SATANICO 😈

CI SONO QUESTI ATTORI TUTTI CARINI E PULITINI, MANCO UNO CHE SEMBRI SAPERE COSA SIGNIFICA DAVVERO NON LAVARSI I CAPELLI PER SETTIMANE - MA CHE DICO? - PER MESI


Mi dicono dalla regia che questo non è un documentario sul metal, né tantomeno un horror, il mio genere preferito, ma una romcom adolescenziale. E che cos'è una romcom? 😕
Una commedia romantica?
Non credo di aver mai visto una commedia in vita mia, in genere io non rido. Ridere non è una cosa per niente metal.
Quanto al romanticismo, mi viene il vomito al solo pensarci. 🤮

LA COLONNA SONORA COMUNQUE SPACCA!!! 💥


E GRAZIE, C'HANNO MESSO DENTRO IRON MAIDEN, METALLICA, PANTERA, JUDAS PRIEST E BLACK SABBATH

A UN CERTO PUNTO COMPAIONO PURE TOM MORELLO DEI RAGE AGAINST THE MACHINE, KIRK HAMMETT DEI METALLICA, ROB HALFORD DEI JUDAS PRIEST E SCOTT IAN DEGLI ANTHRAX


QUESTO IO LO CHIAMO VINCERE FACILE, COMUNQUE VA BENE COSÌ

LA MERITATA RICOMPENSA PER ESSERMI DOVUTO SORBIRE QUEL GRUPPO DI TEENAGERS PATINATI CHE SUONA COVER DI ED SHEERAN

Che poi mi dicono dalla regia che Ed Sheeran di recente ha collaborato con i Bring Me the Horizon, è in contatto con i Cradle of Filth e da ragazzino è cresciuto con la musica metal. Devo crederci? 😒

PROPRIO COME ED SHEERAN, IL PROTAGONISTA DEL FILM NON È UN METALLARO VERO, È SOLO UN POSER

QUESTO QUA VI SEMBRA PER CASO UN METALLARO VERO?

È UNO CHE CERCA DI DIVENTARE UN METALLARO PER FAR FELICE IL SUO AMICO, CHE INVECE È UN METALLARO VERO!


COM'È CHE L'UNICO METALLARO VERO DEL FILM È ANCHE UNO STRO**O NON DA POCO E A UN CERTO PUNTO SI FA PURE UNA CAPIGLIATURA CHE LO FA SEMBRARE IL SOSIA DI SKRILLEX?


NOI METALLARI NON SIAMO MICA COSÌ SCORBUTICI E SCONTROSI, BRUTTE TESTE DI CA**O!

Che poi sempre dalla regia mi dicono che Skrillex, prima di diventare un DJ e produttore dubstep, era il cantante di un gruppo post-hardcore screamo, ma io non so se ci voglio credere. 😧

Certo però che è quasi commovente il fatto che il protagonista si avvicini al metal per far felice il suo amico. Tutti noi metallari ci meriteremmo qualcuno del genere nelle nostre vite. 🥰


MA COSA STO DICENDO?

QUESTO FILM MI STA PER CASO FACENDO SCIOGLIERE IL CUORE? 🖤

IO MANCO SAPEVO DI AVERCELO, UN CUORE! 😮

Certo che anche la storiella d'amore è proprio tenera. 😍


NO, DAI!

NON PUÒ PIACERMI SUL SERIO QUESTO FILM

QUESTO NON È UN VERO FILM METAL COME SI DEVE, COME AD ESEMPIO HESHER E LORDS OF CHAOS

E UN FILM POP METAL E QUESTO NON VA MICA BENE

Com'è allora che mi sta scendendo giù una lacrimuccia di commozione? 😢
E non parlo nemmeno di commozione cerebrale. 🤯
(voto 6+/10)




Eurovision 2022 a Torino: prima semifinale tra trash e chic, boja fauss!

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Torino era una città sobria, contenuta, lontana dagli eccessi e dal kitsch. Poi è arrivato l'Eurovision Song Contest. E tutto è cambiato.


La partenza della prima semifinale dell'Eurovision 2022 è stata all'insegna del trash, con una coreografia iniziale spettacolare ed esagerata e una prima esibizione, quella dell'Albania, ai limiti del porno. Dopodiché, a sorpresa, c'è stato spazio non solo per delle tamarrate pazzesche, che in ogni caso non sono mancate, ma anche per alcune esibizioni piuttosto chic, di classe, oserei dire raffinate.

Alla conduzione contenuta del tortonese Alessandro Cattelan, che gioca quasi in casa, e di un Mika che se l'è cavata mika male (AHAHAH, che battuta!), si è contrapposta una Laura Pausini appariscente, con un look che ha scomodato paragoni importanti, tipo Jem e le Holograms. Tutto sommato comunque pure lei per il momento si è limitata, e si è lasciata scappare giusto un “Porca vacca!” sul finale. Per le prossime puntate da lei ci si aspetta almeno un bestemmione in diretta, o un “Yo la tengo como todas”.


Al di là della Pausini e dell'ingiusta eliminazione di qualche mia canzone preferita, mi è piaciuto quasi tutto di questa prima semifinale dell'Eurovision 2022. Pure le pubblicità con Elio e le Storie Tese e Tananai, e persino Diodato, che in passato avevo trovato sopravvalutato e ieri sera invece capace di una performance davvero epica.

Aspettando la seconda semifinale con Achille Lauro, Emma Muscat e soprattutto The Rasmus, e poi la finale con Mahmood e Blanchito Bebe, ecco le mie personali classifiche di gradimento della prima semifinale.


I miei preferiti

#1 Islanda

Ipnotizzato dall'esibizione di queste tre ragazze, di cui una forse è l'attrice Sarah Paulson. Tra look country e una musica che sembra una versione onirica degli ABBA, l'Islanda sa sempre sorprendere. In positivo.



#2 Moldavia

I Ramones a una sagra di paese balcanica dopo essersi bevuti tutto il bevile. Tanto trash quanto irresistibili, farebbero ballare anche un morto, e forse persino Brandon di Beverly Hills 90210.

 


#3 Portogallo

Che incanto!
Siamo sicuri di essere all'Eurovision?

 


#4 Danimarca

Partenza in stile Olivia Rodrigo e poi virata verso Avril Lavigne, le ragazze danesi con il loro pop-rock ritmato e accattivante con me vincono facile.


#5 Austria

Ascoltando questo pezzo con forti echi di eurodance truzza anni '90, tra Alexia e gli Ace of Base, mi sembra di avere 14 anni di nuovo. Che figata, grazie Eurovision!


#6 Croazia

Adoro i guilty pleasure e poteva forse un pezzo intitolato “Guilty Pleasure” non piacermi?
Se poi la voce e lo stile ricordano quelli di Taylor Swift, il mio guilty pleasure personale è bell'e che servito.


#7 Paesi Bassi

Uuuh, aaah
Pezzo che haaa il suo perché e un ritornello con il potenziale da tormentone, in più la cantante ha un look sobrio poco in linea con il gusto kitsch tipico di questa eccentrica manifestazione di canto. Cosa che non è per forza da disprezzare, per quanto vada contro il Sacro Spirito dell'Eurovision.


#8 Ucraina

Pezzo figo, originale, capace di mischiare tradizione e modernità, con un testo toccante e un finale ipnotico. Non sono i miei preferiti in assoluto, però la loro vittoria, data per molto probabile più che altro per ragioni politiche, non sarebbe poi nemmeno scandalosa.


#9 Bulgaria

Hard-rock tamarro molto anni '80, ci credono parecchio e lo spirito guida di Jack Black è potente in loro.


#10 Lituania

Un lampo di eleganza squarcia il cielo di una Torino irriconoscibilmente trash.
Tipa col caschetto caruccia, canzone anche.



I miei meno preferiti

#1 Svizzera

Il Michael Bublé svizzero porta una delle canzoni più ruffiane dell'Eurovision 2022, che potrebbe trasformarsi in una hit il prossimo Natale. Oserei dire che è un pezzo sanremese, nella peggiore accezione possibile. Temo finirà tra i primi nella classifica finale.


#2 Lettonia

Ecologisti e colorati, ma la loro canzone è troppo una buffonata persino per gli standard dell'Eurovision. Il pezzo si chiama “Eat Your Salad”, solo che mi ha fatto l'effetto contrario: datemi subito un hamburger, per favore!


#3 Slovenia

Che ne sanno i 2000 della Disco music?
Questi sono così giovani che ai tempi d'oro della Disco music manco i loro nonni erano ancora nati.


#4 Norvegia

La versione musicale dei Minions e dei Pokémon dopo un accoppiamento selvaggio: simpatici da vedere, terribili da ascoltare.


#5 Grecia

Questa tipa la vedrei bene a reclutare adepti per una setta o per un ritiro spirituale tipo Nicole Kidman in Nine Perfect Strangers. Come cantante invece non riesce a convincermi a convertirmi nel suo culto.


#6 Armenia

Country-pop orecchiabile, ma già sentito e fatto meglio. Tipo da Taylor Swift, o dalla Taylor Swift croata.



Trash Award
Albania

It's not porn, it's Eurovision.

 



Vincitore morale
Cristiano Malgioglio

I suoi commenti sono senza prezzo.
A parte il canone Rai, che per una volta sono contento di pagare.




Eurovision 2022: la seconda semifinale poco trash tra tutorial per lavarsi le mani e tori meccanici

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Volevate il circo?
Eccovi accontentati!

A chi si è lamentato per una prima semifinale con pochi artisti sopra le righe, il trash ha risposto con l'Eurovision...
Intendevo dire che l'Eurovision ha risposto con il trash!

La seconda semifinale dell'Eurovision 2022 ha proposto varie performance in bilico tra kitsch e delirio totale. Dico solo che Achille Lauro era uno dei più sobri presenti. Ecco i miei verdetti.


Spoiler: se durante la prima semifinale diversi artisti mi erano piaciucchiati abbastanza, in questa seconda o il livello qualitativo si è abbassato drammaticamente, o sono io che sto già cominciando a perdere la pazienza.


Per me è sì

#1 Svezia

Gran voce, ottima presenza scenica, personalità da vendere, canzone valida. La svedese Cornelia Jakobs non ha bisogno di effetti speciali o trovate trash per catturare l'attenzione. Capito Achille?

 


#2 Finlandia

I Rasmus sono carichissimi, ci regalano una coreografia horror in stile It e un ritornello potente. “Jezebel” non sarà ai livelli di “In the Shadows”, che io ogni tanto ancora canticchio (solo nella mia testa, per il bene del resto del mondo), però gasa comunque parecchio.

 


#3 Georgia

Willy Wonka e la fabbrica del trash. Esibizione ai limiti del delirante, ma canzone anni '80 catchy e con una melodia che fa breccia, dalle parti dei Tears for Fears. Dopo lo shock per l'impatto iniziale del loro look da fenomeni da baraccone, non sono niente male, questi Circus Mircus.



#4 Cipro

Tipa parecchio affascinante, con una canzone che sembra una versione più ipnotica di Shakira, che ha il potere di mandare in botta e rimanere incollata in testa. Bella scoperta, questa Andromache.


#5 Serbia

Questo non è un tutorial su come lavarsi le mani in stile Barbara D'Urso. Questa non è una semplice canzone. Questa è performance.
Non so se ci troviamo al cospetto di una ciarlatana o di una genia, al momento propendo per la seconda, anche se mi resta qualche dubbio.

 


#6 Macedonia del Nord

La macedone Andrea non è esattamente la nuova Alicia Keys come (forse) vorrebbe essere, ma in mezzo a tanta pochezza non se la cava male, suvvia.


#7 Repubblica Ceca

Tamarrata eurodance da sballo.
Con gli ultimi concorrenti in gara, dopo tante lagne finalmente se balla.



Per me è no

#1 Polonia

Qualcuno mi porti dei tappi per le orecchie subito!
Per quanto mi riguarda, il concorrente polacco è la cosa più inascoltabile delle due semifinali dell'Eurovision 2022. Il Volo escluso.


#2 Montenegro

Ma che canzone è, 'sta roba?
E che paese è, il Montenegro?
Non era un amaro?


#3 Azerbaigian

L'immancabile ballad ruffianona, con voce effetto vomito stile Lewis Capaldi. Per carità.


#4 Australia

Cantante mascherato con una voce potente ma soprattutto fastidiosa alla Sam Smith. Più che interessante è fastidioso.
E comunque, da quando l'Australia fa parte dell'Europa?


#5 Estonia

Sarà anche un bonazzo, come lo ha definito Cristiano Malgioglio, però a livello musicale l'estone Stefan sembra la brutta copia di George Ezra. Il suo è country pop da spaghetti western usa e getta, più da gettare che da usare.


#6 Romania

Sembra la fiera dello stereotipo spagnolo, e invece rappresenta la... Romania.
¿Por qué?
Per ricambiare, la Spagna in finale presenterà un pezzo tipicamente rumeno, tipo "Dragostea din tei" o che so io?


#7 Israele

Tamarrata perfetta per una disco gay, dopo un paio di gin lemon la ballerebbe persino Adinolfi.
Il cantante Michael Ben David è un personaggio, la sua canzone però è un po' scarsuccia.


#8 Belgio

Pezzo in stile Justin Timberlake dei primi tempi. Giusto arrivato con una ventina d'anni di ritardo, che nel mondo del pop equivalgono a una ventina di secoli.


#9 San Marino

Achille Lauro dopo aver vinto Una voce per San Marino s'è guadagnato il posto per rappresentare il popoloso e gigantesco paese all'interno del nostro paese. Tra fuoco, fiamme, baci a Boss Doms e giri sul toro meccanico, la sua esibizione è purtroppo meno di impatto di quanto vorrebbe essere. In passato l'ho sempre difeso, solo che a questo giro (sul toro) Achille ha cominciato a stufare pure me.


#10 Irlanda

Un pezzo pop iper-commerciale non malvagio, ma impersonale, interpretato da una tipa che sembra il generico di Dua Lipa. Dall'Irlanda, paese che occupa un posto speciale nel mio cuore, mi aspettavo di meglio.



Bella del paese Award
Emma Muscat

Sempre amato le tipe che si mettono a ballare sui banconi del bar, anche senza un motivo apparente. Più che gradita quindi Emma Muscat che si mette a ballare e pure a cantare sopra a un pianoforte. Nonostante il suo pezzo pop soul radiofonico sia orecchiabile ma non troppo memorabile, mani unite a forma di cuoricino per lei.
Il premio di bella del paese, non solo di Malta ma di tutto l'Eurovision, se lo piglia la Muscat.




Il peggio
Il Volo

Esiste qualcosa di peggiore di “Grande amore”?
Sì, la versione ibrida italo-inglese di “Grande amore”. Una big schifezza.




Eurovision 2022: la vittoria che farà andare la vodka di traverso a qualcuno

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Alla fine è andata come doveva andare. L'Ucraina ha vinto l'Eurovision 2022 grazie al televoto, con i Kalush Orchestra e la loro "Stefania" che sono stati incoronati dal pubblico a casa.


Il gruppo ucraino è così riuscito a ribaltare il parere delle giurie dei vari paesi partecipanti, che avevano invece scelto "Space Man" di Sam Ryder, rappresentante di un Regno Unito finito secondo, in gran spolvero dopo l'ultima posizione dell'anno scorso.


Obiettivamente, c'è da dire che quella dei Kalush Orchestra non è la canzone più bella, accattivante o emozionante tra quelle in gara. Non credo si trasformerà in un successo, come invece potrebbe accadere a "Space Man", o anche all'ottima ballad "Hold Me Closer" della svedese Cornelia Jakobs. Si tratta però di un segnale piccolo, ma nemmeno così piccolo considerata la vastità del pubblico dell'Eurovision, in favore della pace. Un segnale che farà andare la vodka di traverso a qualcuno.

I Brividi sono venuti anche a Mahmood e Blanco per il verdetto di giuria e pubblico, che non li ha premiati particolarmente. Dati come favoriti della vigilia dopo l'Ucraina, hanno concluso al sesto posto. Un risultato al di sotto della aspettative, specie dopo il trionfo dei Måneskin nella passata edizione. Oh, a volte va così. Per citare un pezzo della tradizione musicale tricolore: non sempre si può vincere.


E comunque hanno mostrato al mondo come gli italiani scrollano la tovaglia dopo mangiato.

È pur sempre andata meglio a loro che alle mie preferite dell'Eurovision 2022, le islandesi Systur, che sono arrivate 23esime, davanti soltanto alla Francia e al Tananai tedesco.

"Non siamo arrivate ultime, sì!!!"

Per chi fosse interessato, forse in tanti quanti hanno votato per la Germania quest'anno, ecco più nel dettaglio la mia personale classifica dei miei preferiti della finale di Eurovision 2022.


La classifica di Pensieri Cannibali
dei finalisti dell'Eurovision 2022

#1 Islanda

Deliziose. Le Systur sono le mie preferite dell'Eurovision 2022. Voglio comprarmi il loro disco in vinile, anche se non c'ho il giradischi e vedo su Spotify che questa dell'Eurovision è la prima e unica canzone che hanno pubblicato finora.
8+/10



#2 Svezia

Una ballad degna di un filmone anni '80. Tom Cruise si starà mangiando le mani per non averla inserita nella colonna sonora di Top Gun: Maverick. Ho il sospetto che di questa Cornelia Jakobs sentiremo ancora parlare, magari in contesti meno trash e più adatti a lei dell'Eurovision.
8/10



#3 Portogallo

La canzone di Maro è una meraviglia. O meglio, una maro-viglia.
La vittoria dell'Eurovision per il peggior gioco di parole me la sono appena meritata o no?
7,5/10



#4 Regno Unito

Passa dal falsetto da coro di voci bianche al tono profondo da Batman in un attimo, impressionante. La sua canzone inoltre ha un ritornello perfetto per qualsiasi spot o intermezzo epico. Sam Ryder con “Space Man” riporta così finalmente in orbita all'Eurovision il Regno Unito, che negli ultimi anni aveva schierato dei concorrenti a dir poco di shit.
7+/10



#5 Italia

Il brano ha un po' stufato, ma dal vivo l'interpretazione di Mahmood e Blanco fa ancora venire i br...
No, dai, non lo dico che sarebbe troppo scontato.
7/10




#6 Paesi Bassi

Il ritornello di questa canzone non riesco a togliermelo dalla testa. Non la parte in olandese, che non ho idea di cosa dica, solo quando fa uuuh aaah.
7/10



#7 Finlandia

Rasmus sempre fighi!
7/10


#8 Moldavia

Gli allegri mattacchioni che ti svoltano la serata.
Tre metri sopra il trash.
7/10


#9 Serbia

D'ora in poi non riuscirò più a lavarmi le mani senza che mi venga in menta questa performance, a suo modo memorabile.
"In corpore sano" della cantante e performer serba Konstrakta rischia di essere il tormentone definitivo dell'Eurovision 2022.
6,5/10


#10 Ucraina

Canzone che ha il suo perché, anche se non me la ascolterei tutti i giorni. Non è il pezzo migliore in gara, almeno per me, ma la sua vittoria per il suo valore simbolico è comprensibile e ci può stare.
6,5/10


#11 Germania

Con uno stile all'incirca (molto all'incirca) tra Eminem e Ed Sheeran, in radio lo vedo bene, anche se la radio tecnicamente non si vede.
La classifica si è rivelata impietosa con lui, relegandolo all'ultimo posto, ma chissà che non si possa rifare come Tananai dopo l'ultimo Festival di Sanremo e trasformarsi in un idolo delle masse.
6+/10


#12 Lituania

Elegante e raffinata.
A pensarci bene, troppo elegante e raffinata per una baracconata come l'Eurovision.
6+/10


#13 Repubblica Ceca

Discreta tamarrata eurodance.
6/10


#14 Azerbaigian

Bene i momenti più sussurrati, che almeno conciliano il sonno, male quando alza la voce, che fa svegliare di soprassalto.
5,5/10


#15 Belgio

Un Justin Timberlake venuta dal multiverso. Bravino, ma già sentito.
5/10


#16 Grecia

La Grecia porta la classica sanremata. Peccato, o per fortuna, che siamo a Torino neh, non a Sanremo.
5/10


#17 Armenia

Pezzo anonimo, ma se non altro indolore.
4/10


#18 Romania

La latinata che non ti aspetti, e che non hai richiesto.
Comunque, meglio la latinata della Romania che quella della Spagna.
4/10


#19 Spagna

Camila Cabello quando la ordini su Wish.
3/10


#20 Norvegia

Che strunzata!
3/10


#21 Francia

Mai sentita una canzone meno francese di questa, e non parlo solo di artisti francesi.
I cugini potevano trovare ben di meglio.
3/10


#22 Estonia

Western estone?
No, grazie.
3/10


#23 Australia

Meno urla, please, che in Australia sarà anche mattina, ma qui in Italia s'è fatta 'na certa.
3/10


#24 Svizzera

Di Michael Bublé ce n'è già uno, e basta e avanza.
2/10


#25 Polonia

Come cantante lirico forse ha un futuro, come cantante pop spero proprio di no. Per me la voce più fastidiosa dell'Eurovision, escluse quelle di Laura Pausini e dei tre spaccatimpani de Il Volo.
1/10



La classifica finale ufficiale




Cirlider per sempre... ah no, si scrive: Cheerleader per sempre

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Cheerleader per sempre
Titolo originale: Senior Year

Datemi una C!

Datemi una I!

Datemi una R...

Ma come cazzo si scrive CIRLIDER?

Forse lo saprei, se solo avessi finito il liceo. Invece, proprio durante il mio ultimo anno, mi è capitato un terribile incidente. Sono caduta mentre ero impegnata in una coreografia delle cirliders e sono finita in coma per 20 anni.


Tranquilli, però, da qualche giorno mi sono risvegliata, anche se non mi sono del tutto abituata a questo mondo nuovo. Cioé, Will Smith era tipo il tipo più cool & simpa del mondo e adesso è il nemico pubblico numero 1?

WHAAAT?

Ero inoltre rimasta che Kevin Spacey era tipo il più grande attore del mondo, e adesso nessuno vuole più nemmeno lui?!?

OMG!

E poi chi cazzo è Kanye West e perché tutti odiano pure lui?

Nel mondo di oggi tutti odiano tutti. Non puoi fare una cazzata, che subito ti cancellano. Raga, io di cazzate nella mia vita ne ho fatte a centinaia. Ma che dico? A migliaia. E sì che sono stata sdraiata immobile in un letto d'ospedale per 20 anni. Cerchiamo di essere più comprensivi, ok?


Sono rimasta sorpresa pure dai telefonini. Prima dell'incidente al massimo servivano per giocare a Snake e scaricare la suoneria del gatto Virgola, e adesso invece si può fare qualunque cosa. Scattare foto, scattare selfie (qualunque cosa siano), girare video, rimorchiare, scrivere su un blog un post come questo e potenzialmente parlare a un pubblico che non è soltanto il mio liceo, ma il mondo intero.
Wow, intendo: WOW!

Ho anche sentito che la mia idola Britney Spears per anni è stata sotto la tutela legale del padre che non le permetteva di fare niente. So benissimo cosa si prova a dover mettere la propria vita in pausa per anni, credetemi. E poi fisicamente siamo troppo uguali.


Adesso c'è pure questa cosa che si chiama Netflix, dove puoi vederci sopra tipo tutte le film e le serie del mondo che vuoi. In pratica è come il Blockbuster, solo che non devi uscire di casa a prendere una VHS e poi infilarla nel videoregistratore, basta che schiacci un pulsante senza manco muoverti dal divano. Comunque, cosa lo spiego a voi che mica siete stati in coma e quindi sapete benissimo come funziona, duh!

Su questo Netflix ci sta anche Cheerleader per sempre (ecco come si scrive Cheerleader!), un film che racconta la mia storia, quello che mi è successo. Quindi sono diventata famosa! Sono la cheerleader, anzi la capo-cheerleader che si è svegliata dopo 20 anni di coma. Ora tutti mi conoscono.


Sono molto felice per questo, anche se mi hanno detto che, oggi, in pratica qualunque persona al mondo ha una pellicola o una docuserie Netflix che parla della sua storia. La mia però è davvero speciale, sul serio!

A vestire i miei panni ci sono due attrici molto brave: Angourie Rice da giovane e Rebel Wilson da vecchia... pardon, da anziana... pardon, da persona diversamente giovane. Ok?
Questo termine è abbastanza politically correct per il mondo di oggi, o volete cancellarmi perché ho usato una parola sbagliata?


Secondo quanto scrive la gente su Internet, e la gente oggi passa un sacco di tempo a scrivere su Internet invece di uscire di casa a parlare con le persone faccia a faccia, il film sulla mia vita è un incrocio tra 30 anni in 1 secondo, Mean Girls e PEN15, ma non so se sia vero o meno, perché sono tutti titoli che devo ancora recuperare.

E a proposito di recuperi, ho saputo che sta per uscire Fast & Furious 10, solo che io sono rimasta al primo e quindi ho un bel po' di roba da vedere prima per arrivare preparata. Voi invece correte a guardarvi Cheerleader per sempre. Era da tipo 20 anni che non vedevo un film adolescenziale così bello e divertente...
Veramente, era da tipo 20 anni che non vedevo un film, punto.
(voto 7,5/10)




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